Aspettative di un laico da parte del sacerdote:
Cosa si aspetta un autentico Laico Cattolico dal proprio sacerdote?
“Conoscere i santi di tutti i tempi, risvegliare voglia di santità, trasmettere gli insegnamenti del Papa, suscitare il gusto della preghiera e della preziosità della vita di grazia come valore supremo”.
“Conoscere i santi di tutti i tempi, risvegliare voglia di santità, trasmettere gli insegnamenti del Papa, suscitare il gusto della preghiera e della preziosità della vita di grazia come valore supremo”.
Caro Sacerdote/i,
non mi interessano (ANCHE SE UTILI) i campetti di calcio, i
cineforum, i teatrini, le conferenze, i baretti con videogiochi e biliardini, i
porticati coi ping pong e il calciobalilla, le vacanze organizzate, il grest,
le pizze dei sabato sera.
In
una parola, tutto il ribollente attivismo che ruota intorno alle parrocchie,
lo
trovo anche fuori, nel freddo "mondo", e magari organizzato meglio,
più nuovo, luccicante, efficiente, coinvolgente, appassionante.
Non c'è concorrenza: il "mondo" è specializzato in
divertimenti, passatempi, sport, intrattenimenti vari, in cui ha profuso studi,
energie e investimenti. (POSSIAMO IMPARARE DA LORO !)
Voi
curatemi l'anima.
Datemi un direttore spirituale che abbia tempo e pazienza
per la mia conversione.
Datemi confessori che mi permettano di riconciliarmi con Dio.
Datemi l’Eucarestia da adorare, non tenetela chiusa a doppia mandata nei Tabernacoli d'oro ad aspettare mentre brucia d'Amore.
Datemi confessori che mi permettano di riconciliarmi con Dio.
Datemi l’Eucarestia da adorare, non tenetela chiusa a doppia mandata nei Tabernacoli d'oro ad aspettare mentre brucia d'Amore.
Dissetatemi col Vangelo dei semplici, non spiegatemi troppo, sono
piccolo, una cosa sola ma ripetuta, così che possa ritornarmene a casa con la
perla preziosa.
Insegnatemi quel digiuno che tutti hanno dimenticato, ma che ho voglia di tentare, non come un atto di superba autodeterminazione della volontà, ma come fiduciosa invocazione della grazia dello Spirito.
Insegnatemi quel digiuno che tutti hanno dimenticato, ma che ho voglia di tentare, non come un atto di superba autodeterminazione della volontà, ma come fiduciosa invocazione della grazia dello Spirito.
Mostratemi i Santi, voglio farmeli amici. I filosofi mi
hanno condotto su strade sbagliate, inquinato la mente, divorato la gioia. I
Santi sono felici: ditemi il perché, fatemi scoprire quel filo segreto che li
legava alla SS. Trinità.
Parlatemi del mio Papa, (DEL MIO VESCOVO) di ciò che dice e
di ciò che fa. Del Papa si parla raramente fuori dalle grandi occasioni, se
voglio sapere qualcosa devo arrangiarmi con i suoi libri o qualche rivista. E'
poco presente nelle omelie, nelle catechesi.
Mi parlate spesso di voi, di quello che vi sembra giusto, di
quello che si dovrebbe fare, mi imponete le vostre opinioni, mentre contestate
le direttive della Santa Sede.
Ma è il Papa la mia bussola, il mio porto sicuro, è lui il "dolce Cristo in terra" per favore, fatemelo gustare.
Ma è il Papa la mia bussola, il mio porto sicuro, è lui il "dolce Cristo in terra" per favore, fatemelo gustare.
Incoraggiatemi nella via della carità, dell'altruismo, dell'occuparmi del prossimo, nel nome di Cristo.
Plasmate in me uno spirito missionario, inalatemi la voglia
di santità.
Pregate per me qualche volta.
Come sarebbe edificante per me trovarvi in ginocchio davanti
al Tabernacolo e sapere che stavate pregando per me, per la mia salvezza!
Questo desidero, ma tutto insieme, e in ogni parrocchia; non scegliete quello che più vi aggrada, non discriminate tra ciò che vi sembra più o meno moderno, più o meno consono o proponibile.
Questo desidero, ma tutto insieme, e in ogni parrocchia; non scegliete quello che più vi aggrada, non discriminate tra ciò che vi sembra più o meno moderno, più o meno consono o proponibile.
Voglio tutti gli strumenti di salvezza che la Chiesa ha
preparato per me, ho fame di salvezza piena, traboccante, luminosa, ho voglia
di Verità.
Che abbia 4 o 100 anni, non starò con voi per il grest o il
bel campetto o gli amici che ho incontrato.
Ci starò per quel banco consunto in cui mi sono
inginocchiato e per quel santo sacerdote che ho incontrato. Ci starò perché
Cristo, per mezzo loro, mi ha convertito. Ecco Chi mi salverà l'anima!
Ti prego, sacerdote,
torna ad essere nuovamente ciò che devi essere perché io,
pecorella smarrita e figliol prodigo, possa tornare alla Casa del Padre.
In questo modo tu riavrai la tua dignità umana e sacerdotale, ed io mi salverò, e tutti saremo spronati a supplicare il Padrone della messe perché mandi operai, questi operai, e non assistenti sociali, ma dispensatori dei misteri di Dio.
In questo modo tu riavrai la tua dignità umana e sacerdotale, ed io mi salverò, e tutti saremo spronati a supplicare il Padrone della messe perché mandi operai, questi operai, e non assistenti sociali, ma dispensatori dei misteri di Dio.
NB: gli appunti tra parentesi sono state aggiunte da me
Riportato da Gloria.tv
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