Quaresima 2015:seconda settimana
Viviamo
la quaresima in comunione con la Chiesa della terra e con i santi del Cielo
Introduzione: Spesso in questo periodo di quaresima esiste il
pericolo di chiudersi, di pensare a se stessi con tutte le intenzioni di buoni
cristiani: pensiamo alla nostra conversione, ad ed essere migliori, di pregare
di più e magari fare qualche opera buona. Ma a chi giova tutto questo?
Chiediamocelo! Forse scopriremo che stiamo pensando soltanto a noi, anche se al
nostro bene spirituale. Ma Gesù agiva così?
Papa Francesco ci ricorda questa settimana
che non dobbiamo essere solo noi con Dio, ma con Dio assieme ai nostri
fratelli, tutti membri della sua Chiesa terrena e celeste: comunione non
indifferenza.
“Se un
membro soffre, tutte le membra soffrono” (1 Cor 12,26) – Con Dio e i nostri fratelli
La carità di Dio che rompe quella mortale chiusura in se stessi che è
l’indifferenza, ci viene offerta dalla Chiesa con il suo insegnamento e,
soprattutto, con la sua testimonianza. Si può però testimoniare solo qualcosa
che prima abbiamo sperimentato. Il cristiano è colui che permette a Dio di
rivestirlo della sua bontà e misericordia, di rivestirlo di Cristo, per
diventare come Lui, servo di Dio e degli uomini.
Ce lo ricorda bene la liturgia del Giovedì Santo con
il rito della lavanda dei piedi. Pietro non voleva che Gesù gli lavasse i
piedi, ma poi ha capito che Gesù non vuole essere solo un esempio per come
dobbiamo lavarci i piedi gli uni gli altri. Questo servizio può farlo solo chi
prima si è lasciato lavare i piedi da Cristo. Solo questi ha “parte” con lui (Gv
13,8) e così può servire l’uomo.
La Quaresima è un tempo propizio per lasciarci servire da Cristo e così
diventare come Lui. Ciò avviene quando ascoltiamo la Parola di Dio e quando
riceviamo i sacramenti, in particolare l’Eucaristia. In essa diventiamo ciò che
riceviamo: il corpo di Cristo.
In questo corpo quell’indifferenza che sembra
prendere così spesso il potere sui nostri cuori, non trova posto. Poiché chi è
di Cristo appartiene ad un solo corpo e in Lui non si è indifferenti l’uno
all’altro. “Quindi se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se
un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui” (1 Cor 12,26).
La Chiesa è comunione dei santi perché vi partecipano i santi, ma anche perché
è comunione di cose sante: l’amore di Dio rivelatoci in Cristo e tutti i suoi
doni. Tra essi c’è anche la risposta di quanti si lasciano raggiungere da tale
amore.
In questa comunione dei santi e in questa
partecipazione alle cose sante nessuno possiede solo per sé, ma quanto ha è per
tutti. E poiché siamo legati in Dio, possiamo fare qualcosa anche per i
lontani, per coloro che con le nostre sole forze non potremmo mai raggiungere,
perché con loro e per loro preghiamo Dio affinché ci apriamo tutti alla sua
opera di salvezza.
La Quaresima è un tempo propizio per lasciarci servire da Cristo e così diventare come Lui. Ciò avviene quando ascoltiamo la Parola di Dio e quando riceviamo i sacramenti, in particolare l’Eucaristia. In essa diventiamo ciò che riceviamo: il corpo di Cristo.
La Chiesa è comunione dei santi perché vi partecipano i santi, ma anche perché è comunione di cose sante: l’amore di Dio rivelatoci in Cristo e tutti i suoi doni. Tra essi c’è anche la risposta di quanti si lasciano raggiungere da tale amore.
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RispondiEliminaLa Quaresima secondo il mio piccolo pensiero è migliorarsi per sè stessi ,ma soprattutto per gli altri cioè il nostro migliorarci deve essere a disposizione di tutti sia visivamente che materialmente,una fonte dove gli altri possano attingere senza trovare chiusa la porta del nostro cuore ma disponibili a tutti vicini e lontani
Cordiali saluti,
Vincenza
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