Domenica delle palme-Settimana santa
Ci avviciniamo alla Pasqua: domenica 13 aprile andremo
in processione col nostro rametto di olivo incontro a Gesù , facciamo festa: è
giusto che sia così, siamo felici per la nostra salvezza e nel ricordo, nella commemorazione e celebrazione
ringraziamo il Redentore. Penso che sia giusto chiedersi nel profondo del
nostro animo, mentre leggiamo e riflettiamo sulla sua passione e morte di Gesù,
chi è questo Gesù per me, per noi comunità cristiana.
L’articolo che propongo, di don Giovanni Berti, parroco
di Bussolengo (Verona) ci aiuti a rispondere a questa domanda: Chi è Gesù per me, per noi comunità cristiana?
Non c'è risposta senza domanda: chi è costui?
Vangelo: Mt 26,14- 27,66
Il racconto della passione di Gesù… introduce alla settimana
più importante dal punto di vista liturgico per i cristiani, una settimana che
proprio per questo è chiamata "santa".
Il racconto delle ultime ore di Gesù, del suo arresto,
processo, condanna e morte in croce, lo conosciamo abbastanza bene. Fin da
subito i cristiani hanno voluto che non si perdesse la memoria di questi fatti.
Senza questo tutta la vicenda di Gesù perderebbe forza e valore. Lo stesso
Gesù, durante i tre anni della sua missione, più volte ricorda ai discepoli che
solo dopo la morte e resurrezione tutto diventerà più chiaro e definitivo.
E' davvero significativo che proprio ad introdurre tutto il
lungo racconto della passione, la Chiesa faccia leggere questo brano
dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme. E' un evento che subito appare in forte
contrasto con quello che poi viene letto nel Vangelo della passione. Qui Gesù è
portato in trionfo come un re, e proprio come ad un re gli viene reso omaggio.
Poi il racconto invece precipita in un dramma profondo...
E' la domanda che sta quasi alla fine del breve racconto che
mi fa riflettere. Ad un certo punto viene chiesto da molti "Chi è
costui?".
Bella domanda!
Si, chi è questo Gesù?
Allora, ai tempi dei fatti narrati, la domanda era davvero
aperta. Molti conoscevano Gesù per sentito dire (sia in positivo che in
negativo), e molti ne conoscevano i segni e gli insegnamenti. Mi immagino che
questa domanda accompagni anche i discepoli suoi amici, che in fondo in fondo
non hanno ancora capito bene chi è questo loro maestro, che ha atteggiamenti da
re e Messia, ma sempre più destinato al rifiuto e alla condanna...
Oggi questa domanda, da un punto di vista strettamente
teologico e catechistico, ha la sua risposta. Se uno di noi non ha dimenticato
del tutto quel che gli è stato insegnato, sa bene chi è Gesù: il Figlio di Dio,
colui che è morto e risorto, il giudice della fine dei tempi...ecc. Abbiamo
migliaia di pagine di catechismi e sussidi vari che in mille modi diversi ci
dicono chi è Gesù...
Il bellissimo passo della lettera ai Filippesi ( Filippesi
2,6-11) che ci viene proposto come seconda lettura, è una delle risposte più
belle alla domanda "chi è costui". Vale davvero la pena di leggersela
e direi anche di impararsela a memoria, come una preghiera da incidere nella
mente e nel cuore...
Non siamo dunque nella condizione degli abitanti di
Gerusalemme o degli apostoli di fronte alla domanda "chi è costui",
ma la domanda ha un'altra direzione, più personale e comunitaria: Chi è costui
PER ME... e PER NOI?
E' una domanda fondamentale da farsi prima di ritornare a
leggere il racconto della passione. Se non ho questa domanda, qualsiasi
risposta mi volerà sopra la testa, e la celebrazione della Pasqua rimarrà un
vuoto cerimoniale...
Questo vale anche per tutta la comunità e direi anche per
l'intera nostra società: chi è Gesù per noi? La risposta, se la accoglieremo,
non ci potrà lasciare uguali di prima, non solo nella testa, ma soprattutto
nella vita e nelle scelte concrete.
In questi giorni assistiamo alle tante "via
crucis" umane, fatte di guerre, cataclismi, migrazioni... Cosa dicono a
noi cristiani, a me che ho il nome di Gesù Cristo inciso con l'acqua del
Battesimo? La risposta della Pasqua è che Dio si è infilato fino in fondo nella
pelle umana fino a morire, scegliendo la strada della non violenza e della
totale solidarietà con ogni (OGNI!!) uomo.
Chi è costui?... chi sono io? Chi siamo noi?
L'antico racconto della passione ce lo racconta di nuovo, e
di nuovo questa settimana santa diventa un piccolo ma definitivo itinerario per
conoscere Gesù davvero.
Se scopriremo e ri-scopriremo questa identità di Gesù,
ancora una volta sentiremo il dovere di dirlo ad altri.
Da "chi è Gesù per me...", al "chi è
Gesù...per te". E' la missione del cristiano che desidera che anche altri
riscoprano la vera identità di Gesù, e con lei un modo davvero diverso di
vivere la vita e di servire l'uomo.
Abbiate in voi gli
stessi sentimenti di Cristo Gesù:
egli, pur essendo
nella condizione di Dio,
non ritenne un
privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se
stesso
assumendo una
condizione di servo,
diventando simile
agli uomini.
Dall’aspetto
riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi
obbediente fino alla morte
e a una morte di
croce.
Per questo Dio lo
esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra
di ogni nome,
perché nel nome di
Gesù
ogni ginocchio si
pieghi
nei cieli, sulla
terra e sotto terra,
1e ogni
lingua proclami:
«Gesù Cristo è
Signore!»,
a gloria di Dio
Padre.
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