mercoledì 16 gennaio 2013

Il Bene e il Male nella natura umana

L’uomo ha a volte l’impressione che il male sia onnipotente, che domini in modo assoluto nel mondo…




Ecco il pensiero di Giovanni Paolo Secondo
nel suo libro  
“Memoria e identità” Rizzzoli

«Mi è stato dato di fare esperienza personale delle "ideologie del male".
È qualcosa che resta incancellabile nella mia memoria.
Prima ci fu il nazismo. Quello che in quegli anni si poté vedere era già cosa terribile. Ma molti aspetti del nazismo, in quella fase, di fatto rimasero nascosti. La reale dimensione del male che imperversava in Europa non fu percepita da tutti, neppure da quelli tra noi che stavano al centro stesso di quel vortice.
Vivevamo sprofondati in una grande eruzione di male e soltanto gradualmente cominciammo a renderci conto della sua reale entità. I responsabili di esso facevano infatti molti sforzi per nascondere i loro misfatti agli occhi del mondo.
Sia i nazisti durante la guerra che, più tardi, nell'Est dell'Europa i comunisti, cercavano di occultare all'opinione pubblica ciò che facevano. Per lungo tempo l’Occidente non volle credere allo sterminio degli Ebrei. Solo in seguito questo venne pienamente alla luce…
…Più tardi, ormai a guerra finita, pensavo tra me: il Signore Dio ha concesso al nazismo dodici anni di esistenza e dopo dodici anni quel sistema è crollato. Si vede che quello era il limite imposto dalla Divina Provvidenza a una simile follia…
…Se il comunismo è sopravvissuto più a lungo e se ha ancora dinanzi a sé, pensavo allora tra me, una prospettiva di ulteriore sviluppo, deve esserci qualche senso in tutto questo…
…Ma dopo la vittoria sul nazismo nella seconda guerra mondiale i comunisti si sentirono rinfrancati e si accinsero con sfrontatezza ad impadronirsi del mondo o almeno dell’Europa…
…Ciò che veniva fatto di pensare era che quel male fosse in qualche modo necessario al mondo e all'uomo. Succede, infatti, che in certe concrete situazioni dell’esistenza umana il male si riveli in qualche misura utile, in quanto crea occasioni per il bene. Non ha forse Johann Wolfgang von Goethe qualificato il diavolo come "una parte di quella forza, che vuole sempre il male e opera sempre il bene"?
San Paolo, per parte sua, ammonisce a questo proposito: “ Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male” (Rm 12,21).
In definitiva si arriva così, sotto lo stimolo del male, a porre in essere un bene più grande”.

                                                

Spesso viviamo un cristianesimo negativo, pensiamo di più al male che vediamo e meno al bene spesso nascosto; ci facciamo coinvolgere dalla notizia giornalistica, notizia del male e raramente del bene; il male fa più scalpore, ci turba, sorprende, fa il giro del mondo…entra dentro di noi e quello che è peggio ci lascia impotenti, rimaniamo impotenti…
Rimanere impotenti: debolezza umana, omissione, incapacità di mezzi, fede debole, ipocrisia, solitudine, vita cristiana individuale e non comunitaria…?
Eppure non c’è altra religione più positiva, più ottimista come quella del cristianesimo, che dà spinta alla vita, all’amore: non è un peccato tenere nascosto questo bene immenso?

Gesù aveva detto: zizzania e grano crescono insieme, bisogna arrivare alla mietitura per separare l’una dall’altro, la prima sarà bruciata il grano riposto nel granaio.

Tornando al pensiero di Giovanni Paolo Secondo:  

“ Questo vuol dire, se il male esiste accanto al bene, il bene però persevera accanto al male e cresce, per così  dire, sullo stesso terreno, che è la natura umana. Questa, infatti, non è stata distrutta, non è divenuta completamente cattiva, nonostante il peccato delle origini. La natura ha conservato una sua capacità di bene, come dimostrano le vicende che si sono susseguite nelle varie epoche della storia” (id.).


Natura umana, capacità di bene: cosa aspettiamo a far prevalere il bene, a vincere con il bene il male?




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