Non
lasciarti confondere dalla sofferenza e dal deserto
«Signore, mia roccia, mia
fortezza, mio liberatore; |
mio Dio, mia rupe, in
cui trovo riparo;
mio
scudo e baluardo, mia potente salvezza» (Salmo 17,3)
(Levitico 26, 12-13) Durante la mia ultima visita in Italia sono stato a trovare un amico. Non ero mai stato prima a casa sua - quindi ha voluto mostrarmela. C'era anche la cameretta per il figlio di 4 anni. Era stata ricavata dall'unica camera per i ragazzi; la sorella di questo bimbo era diventata una signorina e allora i genitori avevano voluto separare le camere. Di fatto era una partizione in legno dentro all'unica stanza. Le due camere erano piccoline, ma ognuno dei due figli aveva il proprio spazio. Il mio amico mi ha raccontato che quando ha portato il figlio di 4 anni a vedere la stanza il bimbo si era rattristato. Il padre non sapeva capacitarsi: gli aveva preparato qualcosa di bello e la risposta del figlio era la tristezza. Ne scoprì subito la ragione. Il ragazzo gli disse: "Papà - è questa la gabbia dove mi metterai quando sarò cattivo?" Povero bambino. Pensava che suo padre avesse costruito una gabbia per punirlo... e invece il papà stava costruendo qualcosa di speciale solo per lui. Certo, puoi sorridere alla cattiva interpretazione del comportamento del padre fatta da un bambino di 4 anni - ma troppo spesso noi facciamo l'identico errore nell'interpretare il comportamento di Dio nostro Padre! Forse in questo periodo stai pensando che Dio è arrabbiato con te; magari ti sta castigando. Ma se pensi così è perché i tuoi sentimenti nei confronti di Dio sono troppo modellati sulle cattive esperienze che hai avuto con i tuoi genitori, o sulle persone che ti hanno ferito, o sui problemi immediati che adesso ti stanno opprimendo. Così finisci col perdere di vista l'amore che Dio tuo Padre sta in tutti i modi cercando di farti vedere. Ti aspetti il peggio da Dio - come quel bambino di 4 anni pensava che il papà gli avesse costruito una prigione per quando non si comportava bene. Invece il progetto che Dio ha sulla tua vita è quello di liberarti definitivamente da tutte le tue schiavitù, non quello di imprigionarti. Le intenzioni di Dio sono espresse molto chiaramente in alcune parole rivolte al popolo dell'antica alleanza, Israele - ma se sei un discepolo di Gesù, fai parte del Suo nuovo popolo e quindi quelle parole sono anche per te. Nel libro del Levitico 26,12-13 sta scritto: «Camminerò in mezzo a voi, sarò vostro Dio e voi sarete il mio popolo. Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto [ossia le catene e la schiavitù]; ho spezzato il vostro giogo e vi ho fatto camminare a testa alta». Il tuo Signore si è impegnato a liberarti dalle tue vecchie abitudini, dal tuo vecchio stile di vita, dai soliti modi di pensare e di reagire che ti hanno imprigionato per tutto questo tempo. E si è impegnato a essere sempre con te e a permettere nella tua vita esperienze - alcune anche dolorose - che ti purifichino dal male che ti porti dentro, che cambino il tuo modo di vederLo, che cambino il tuo modo di vederti, e che ti equipaggino perché tu possa fare la differenza nella vita di altre persone. Il motivo per cui Dio ha ricordato a Israele che Lui li aveva liberati, e non imprigionati, era perché durante il cammino verso la terra promessa stavano incontrando malattie e il deserto. Forse anche tu stai avendo la tua porzione di problemi e di deserto. Ma questo non è perché Dio non ti ama - ma è perché ti ama profondamente! Ti ama così tanto che ti sta portando attraverso il cammino che ti libererà e ti condurrà alla vita che Lui vuole che tu viva. Ti ha promesso che «...il Signore sarà la tua sicurezza, | preserverà il tuo piede dal laccio» (Proverbi 3,26). Quindi non lasciarti confondere dalla sofferenza e dal deserto. Il tuo Padre celeste ha un meraviglioso progetto d'amore su di te - e non sta certo costruendo una gabbia intorno alla tua vita. Dopo tutto tu sei Suo Figlio - pagato con il prezzo di Suo Figlio! Hai ancora qualche dubbio sul Suo amore? don Luciano, da Catechisti.it |
giovedì 5 dicembre 2013
Stai pensando che Dio è arrabbiato con te; magari ti sta castigando?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento