martedì 15 maggio 2018

"Non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato..."


Incontri con la Parola

Sotto i riflettori, di don Luciano 
 


Le telecamere ci hanno cambiato la vita, non è vero? Si possono usare per documentare fatti di famiglia, notizie nei telegiornali, produrre film e persino inserirle nel corpo umano per diagnosticare malattie. Oppure usarle all'insaputa della gente nei programmi "candid camera", quelli con la telecamera nascosta. Le vittime della "candid camera" sono persone che fanno cose buffe, totalmente ignari che una telecamera li sta filmando e milioni di persone li stanno guardando. Se chi è filmato lo sapesse, non farebbe mai quelle cose che sta facendo e non direbbe mai quello che sta dicendo. Ovvio, le immagini riprese dalle telecamere nascoste non sono sempre divertenti e buffe - ci possono essere filmati incriminanti che documentano reati gravissimi, e quanti purtroppo ne abbiamo visti in televisione. Chissà quante volte le persone condannate da un filmato compromettente si saranno dette: "Se solo avessi saputo che mi stavano filmando...!"


Dio ha qualcosa da dirti a questo riguardo nella lettera ai Romani, capitolo 13, versetti 12 e seguenti - dove ci incoraggia a vivere come se fossimo sempre sotto i riflettori, con le telecamere puntate su di noi. Dio dice così: «La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in contese e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo e non seguite la carne nei suoi desideri».

Vivi, Dio ti dice, come se fosse sempre pieno giorno, dove tutti possono vedere quello che stai facendo. Vivi come se i riflettori fossero continamente puntati su di te e le telecamere accese. Credete che certe persone le cui telefonate erano intercettate, avrebbero detto quello che stavano dicendo, se lo avessero saputo? Credete che certi personaggi influenti avrebbero incontrato individui di dubbia reputazione se fossero stati a conoscenza che una telecamera li stava filmando e quelle immagini sarebbero finite in tribunale? O che certi sms sarebbero stati spediti se chi li ha mandati avesse saputo che il cellulare sarebbe finito in altre mani? Credete che uomini pubblicamente conosciuti sarebbero andati con quella donna se avessero saputo che le loro foto avrebbero fatto il giro del mondo? E quello che non fanno i tribunali lo fa internet e YouTube.


Una delle paure più tremende della vita è la paura di essere scoperti. Per usare le parole del libro dei Proverbi: «L'empio fugge anche se nessuno lo insegue» (Proverbi 28,1). Quando infrangi la legge, devi guardare continuamente lo specchietto retrovisore. Se devi continuamente guardare lo specchietto retrovisore, non puoi mai rilassarti e goderti il viaggio. Viaggia libero e sereno solo chi non ha alcun motivo di aver paura - perché non ha niente da nascondere.

Dio vuole che tu viva in maniera trasparente, senza quel logorio paralizzante causato da scheletri nell'armadio, da segreti imbarazzanti che cerchi di occultare. Stai vivendo in maniera tale da non aver nulla da temere se una telecamera è nascosta nella tua automobile o tra le pareti della tua stanza o nel tuo ufficio o inserita nel tuo cellulare? Hai qualcosa di cui preoccuparti se una telecamera ti filma ventiquattro ore al giorno?

Ricordati che sei guardato, sei registrato più di quello che tu pensi. E non dal Grande Fratello di una rete televisiva, che è una montatura. La Bibbia dice che ci sarà un «giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo» (Romani 2,16). Gesù dice: «Non v'è nulla di nascosto che non debba essere svelato, e di segreto che non debba essere manifestato» (Matteo 10,26). E Dio ci ammonisce in maniera molto chiara: «Sappiate che il vostro peccato vi raggiungerà» (Numeri 32,23).
 
 Quindi non illudere te stesso pensando che puoi farla franca. Vivi come se fossi sempre sotto i riflettori e la telecamera ti stesse filmando. Perché, di fatto, è così. E goditi la gloriosa serenità conosciuta solo da quelli che vivono queste liberanti parole: «Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno».

Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto

don Luciano

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