Un nome che è tutta una storia
(Salmo 21, 23)
Il Signore mi ha regalato il privilegio di vivere in Africa e di venire a contatto con le svariate culture tribali di questo meraviglioso continente. Per esempio alcune tribù hanno in grande considerazione l'uso dei nomi. A un bambino viene imposto il nome a seconda di qualche avvenimento importante successo in quel giorno o in quel periodo. Così una mia amica è stata chiamata "Colei che porta la pioggia" tra i Karimojong dell'Uganda perché qualche ora dopo il suo arrivo venne la pioggia, dopo mesi di siccità. Un missionario tra i Taitha è stato chiamato "Dono di Dio" per la sua grande carità. Questo uso africano di imporre un nome a seconda delle cose importanti che sono successe è lo specchio di quanto già accadeva nella Bibbia. Anche lì, quando si faceva esperienza di una persona, la si celebrava imponendogli un nome. Per le dodici tribù dell'antico popolo di Dio, Israele, i nomi erano molto importanti. Specialmente quelli che essi davano a Dio basandosi sui momenti in cui avevano sperimentato il Suo amore, la Sua potenza e la Sua santità. Nel Salmo 21, viene chiesto anche a te di imparare a celebrare il Signore: «Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, | ti loderò in mezzo all'assemblea». Chi ha camminato con il Signore nelle diverse situazioni della vita e ha imparato a celebrarLo, sa cosa significa annunziare «il Tuo nome». Come alcune tribù qui dell'Africa, anche chi ha sperimentato Dio può darGli un nome che condensa l'esperienza che ha fatto di Lui. Pensa ad esempio al Salmo 23, dopo che per anni uno è stato guidato dal Signore e nulla di necessario gli è mai mancato, allora può dire: «Il Signore è il mio pastore». Quando Mosè vide che il Signore aveva sconfitto l'esercito dei loro nemici più pericolosi, chiamò il Signore «il mio vessillo» (Es 17,15). La bandiera rappresenta un popolo. Quando qui in Kenya vedo esposta su un edificio la bandiera italiana ne sono orgoglioso. Per Mosè, dal giorno della vittoria contro gli Amaleciti, Dio era per lui la sua bandiera. Se tu dovessi riassumere e celebrare il tuo cammino quotidiano con il Signore, dandoGli un nome che condensa l'esperienza che oggi hai fatto di Lui, come lo chiameresti? E' un modo molto efficace per lodarLo, per sentirLo vicino, per animare la tua preghiera al tuo potente Salvatore. Qualche tempo fa, in uno dei nostri incontri di preghiera, ho rivolto ai nostri collaboratori di Welcome to the Family questa domanda: "Se tu dovessi dare a Dio un nome basandoti su come Lo hai visto ieri presente nella tua vita, che nome Gli daresti?" Uno mi ha detto: "Il Medico divino" e mi ha spiegato che aveva suo figlio malato e finalmente è guarito. Un altro mi ha risposto: "Il Mio Protettore" perché tornando a casa lo ha protetto da un brutto incidente. Un altro ancora mi ha detto: "Il Mio Aiuto" perché aveva un problema apparentemente senza sbocco e la preghiera gli ha aperto una strada. E tu? Se tu dovessi concentrare in un nome quello che Dio ieri ha fatto nella tua vita, come Lo chiameresti? Pensaci... diGlielo... e lodaLo per quello che Lui è stato per te. Cammina alla Sua presenza, annunzia il Suo nome a chi incontri e lodalo per come agisce nella tua vita. Quando alcune tribù africane vogliono onorare una persona e esprimere in una parola il suo modo di essere, lo onorano imponendogli un nome. Anche il nostro Dio lo merita. LodaLo ogni giorno con un Nome che dica come Lui sia stato Dio oggi per te. Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto don Luciano INCONTRI CON LA PAROLA No. 320 |
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