La sindrome da rubinetto
Per la maggior parte della gente girare la manopola del rubinetto e vedere scendere acqua è la cosa più normale del mondo. Il che vuol dire che non vivete in un deserto. Se invece vivete come me in Africa, allora l'acqua è un miracolo sempre nuovo. Si impara a non sprecarla, ad aprire i rubinetti il minimo indispensabile.
Quando ero adolescente ricordo di aver letto
un libro del celebre scrittore Antoine de Saint-Exupéry, in cui raccontava
l'esperienza di un gruppo di beduini portati a Parigi e messi in una stanza
d'albergo. Lo scrittore mostrò loro come funzionavano i bagni e aprì il
rubinetto. I beduini rimasero estasiati nel vedere tanta abbondanza di acqua, e
chiesero a Saint-Exupéry: "Ma quest'acqua non finisce mai?" Thomas
Edward Lawrence ha scritto un libro di memorie intitolato "I sette
pilastri della saggezza". Probabilmente è familiare a pochi come
scrittore, ma tutti lo conoscono con il nome per il quale ha lavorato per
parecchi anni in Medio Oriente come agente del servizio segreto inglese: Lawrence d'Arabia.
Lawrence racconta che un giorno portò
con sé a Parigi alcuni dei suoi amici arabi. E anche loro, dal momento che
erano sempre vissuti nel deserto, rimasero stupiti dall'acqua corrente nella
loro stanza d'albergo. Il giorno della partenza Lawrence li trovò che stavano
tentando di staccare i rubinetti dal bagno. Volevano portaseli a casa - in modo
da poter avere tutta quell'acqua a loro disposizione. Lawrence spiegò loro che
non erano i rubinetti che davano l'acqua, ma la sorgente fuori città, sulle
montagne. I beduini pensavano che l'acqua arrivasse da quello che era
semplicemente uno strumento.
A proposito di questo modo di pensare, Dio ha qualcosa da dirti in Deuteronomio 8,2-3: «Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osservato o no i suoi comandi. Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore».
A proposito di questo modo di pensare, Dio ha qualcosa da dirti in Deuteronomio 8,2-3: «Ricordati di tutto il cammino che il Signore tuo Dio ti ha fatto percorrere in questi quarant'anni nel deserto, per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore e se tu avresti osservato o no i suoi comandi. Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provare la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per farti capire che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che l'uomo vive di quanto esce dalla bocca del Signore».
Dio ha guidato il Suo popolo in una
situazione nella quale è venuta a mancare la loro abituale sorgente di energia
- i rubinetti che erano soliti usare si erano rotti. Ma Lui ha provveduto per
loro in una maniera così miracolosa che mai avrebbero immaginato. Si chiamava
"manna". Il rubinetto si era rotto - ma la risposta al bisogno è
venuta in un altro modo.
La Parola di Dio ti ricorda, come fu ricordato a quei beduini a Parigi, che quello di cui hai bisogno viene dalla Sorgente, e non dal rubinetto. E Dio è la tua Sorgente. Tutto quello di cui hai bisogno ti viene da Lui - i soldi che ti necessitano, gli amici che ti sostengono, il posto dove vivi, i doni che hai, l'amore, l'aiuto spirituale. Dio te lo manda attraverso dei rubinetti terreni - come la busta paga, persone speciali, circostanze provvidenziali - occasioni o persone giuste al momento giusto. Ma quella manna nel deserto - manna significa "che cos'è?" - ti sta a dimostrare che Dio può darti quello di cui hai bisogno in maniera sempre diversa!
Il nostro problema è che soffriamo della "sindrome da rubinetto". Siamo affascinati dal rubinetto, dal mezzo, e finiamo per mettere la nostra fede nei mezzi. Poi succede che i mezzi improvvisamente spariscono - persone che se ne vanno... persone che muoiono... persone che ti buttano giù; lavori che svaniscono... situazioni che ti deludono... rapporti che si infrangono. Non avere paura. Perché in ogni caso l'acqua non viene dal rubinetto.
In Deuteronomio 8,2-3, Dio ti dice che Lui si serve di due modi per fare in modo che la tua fede passi dal confidare nel rubinetto al confidare nel Padre. Il primo modo è quello del «ti ha fatto provare la fame». Dio permette che crolli tutto quello che ti faceva andare avanti. Magari in questo periodo sei in ansia perché hai una necessità e non c'è nessuna soluzione che si prospetti all'orizzonte. Il rubinetto se ne è andato... ma la Sorgente è ancora lì. Dio userà un altro canale. Purtroppo non impariamo a fidarci di Dio se non quando si seccano tutte le nostre abituali stazioni di rifornimento.
Il secondo modo è quello nel quale Dio ti nutre «di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto». Delle cose straordinarie, miracolose, che irrompono nel tuo quotidiano. Dio ti mostrerà un modo nuovo, inimmaginabile, per venire incontro al tuo bisogno. Verrà in modo sorprendente, da un posto sorprendente. E tu ti fermi ammirato a dire: "Mio Dio, è da TE che viene tutto questo, non è vero?"
E allora entrerai in una nuova meravigliosa sicurezza - quella sicurezza che accetta tranquillamente la perdita di ogni rubinetto nella tua vita. Era solo lo strumento del quale Dio si serviva. Dio è la tua sorgente - Lui non si prosciuga mai. Perciò non attaccarti al rubinetto. Dio tuo Padre conosce un'infinità di modi per farti avere ciò di cui hai bisogno.
Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto
don Luciano
La Parola di Dio ti ricorda, come fu ricordato a quei beduini a Parigi, che quello di cui hai bisogno viene dalla Sorgente, e non dal rubinetto. E Dio è la tua Sorgente. Tutto quello di cui hai bisogno ti viene da Lui - i soldi che ti necessitano, gli amici che ti sostengono, il posto dove vivi, i doni che hai, l'amore, l'aiuto spirituale. Dio te lo manda attraverso dei rubinetti terreni - come la busta paga, persone speciali, circostanze provvidenziali - occasioni o persone giuste al momento giusto. Ma quella manna nel deserto - manna significa "che cos'è?" - ti sta a dimostrare che Dio può darti quello di cui hai bisogno in maniera sempre diversa!
Il nostro problema è che soffriamo della "sindrome da rubinetto". Siamo affascinati dal rubinetto, dal mezzo, e finiamo per mettere la nostra fede nei mezzi. Poi succede che i mezzi improvvisamente spariscono - persone che se ne vanno... persone che muoiono... persone che ti buttano giù; lavori che svaniscono... situazioni che ti deludono... rapporti che si infrangono. Non avere paura. Perché in ogni caso l'acqua non viene dal rubinetto.
In Deuteronomio 8,2-3, Dio ti dice che Lui si serve di due modi per fare in modo che la tua fede passi dal confidare nel rubinetto al confidare nel Padre. Il primo modo è quello del «ti ha fatto provare la fame». Dio permette che crolli tutto quello che ti faceva andare avanti. Magari in questo periodo sei in ansia perché hai una necessità e non c'è nessuna soluzione che si prospetti all'orizzonte. Il rubinetto se ne è andato... ma la Sorgente è ancora lì. Dio userà un altro canale. Purtroppo non impariamo a fidarci di Dio se non quando si seccano tutte le nostre abituali stazioni di rifornimento.
Il secondo modo è quello nel quale Dio ti nutre «di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto». Delle cose straordinarie, miracolose, che irrompono nel tuo quotidiano. Dio ti mostrerà un modo nuovo, inimmaginabile, per venire incontro al tuo bisogno. Verrà in modo sorprendente, da un posto sorprendente. E tu ti fermi ammirato a dire: "Mio Dio, è da TE che viene tutto questo, non è vero?"
E allora entrerai in una nuova meravigliosa sicurezza - quella sicurezza che accetta tranquillamente la perdita di ogni rubinetto nella tua vita. Era solo lo strumento del quale Dio si serviva. Dio è la tua sorgente - Lui non si prosciuga mai. Perciò non attaccarti al rubinetto. Dio tuo Padre conosce un'infinità di modi per farti avere ciò di cui hai bisogno.
Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto
don Luciano
da Catechisti.it
INCONTRI CON LA PAROLA
No. 319
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RispondiElimina00:33 (7 ore fa)
a me
Quante volte pensiamo che il Signore non ascolta, specie nei momenti in cui ci manca qualcosa, ci sentiamo persi, spaesati, il nostro pensiero si focalizza sulla mancanza di quella cosa che poi diventa impellente e quando la otteniamo neanche ci poniamo il pensiero di chi ce l'ha donata. Il Signore ci vuole riconoscenti, ma anche umili e rivolti sempre al prossimo, Lui compreso, ringraziando sempre per ciò che abbiamo perchè Lui è il Creatore di tutte le cose .Lui si abbassa fino allo stremo per renderci umili e caritatevoli con il prossimo ma dobbiamo sempre avere presente che niente ci è dovuto, è tutto donato nel modo e tempo che solo Lui conosce .Saluti Vincenza