venerdì 17 aprile 2015

In attesa del Paradiso

"Giocherò, sì giocherò, da solo e in compagnia, per quanto non ho giocato nella mia infanzia e anche dopo".     



A Pasqua ho ricevuto questa lettera da un mio compagno di collegio-orfanotrofio quando eravamo ancora ragazzini. Ci siamo sentiti alcuni anni fa in occasione di una festa organizzata per la nostra maestra (elementari) e da allora ci sentiamo spesso: non ci siamo ancora incontrati.
Lui settanta compiuti a Pasqua io quasi due in più, forse ci rivedremo ad agosto per i suoi cinquanta anni di professione religiosa: è un  religioso degli Oblati di Maria Immacolata.
Ciò che vi propongo sono pensieri suoi in occasione della Pasqua di Risurrezione. E’ facile in questa occasione avere di questi pensieri: la morte che richiama la risurrezione e viceversa. Spero che vi sia di aiuto, conforto, speranza. Dò a Lui la Parola.


  “Quest’anno il compleanno mi ha ricordato anzitutto quello di un mio compagno di teologia di cui abbiamo festeggiato alcuni anni fa a Cosenza i suoi 70 anni. Ora è lassù dopo aver scoperto un tumore e continuato a evangelizzare morendo, si può quasi dire, sulla breccia! E ricordo anche un altro grande missionario morto pure di tumore qualche anno fa che mi aveva guidato nel passaggio dal Seminario Diocesano di Cefalù al Noviziato dei Missionari omi, morto anche lui di tumore!

Insomma questo compleanno mi ha ricordato oltre la Settimana Santa vicina, fra l’altro sono nato un Mercoledì Santo e battezzato il Sabato Santo nella Solenne Celebrazione del mattino,  la Pasqua di Gesù e mia! In ciò sono stato favorito da alcuni acciacchi giunti negli ultimi mesi a cui sto facendo fronte al meglio ma cosciente che comunque possono portarmi più vicino alla mia Pasqua: il mio passaggio da quaggiù a lassù!

                        In genere a tutto questo non ci si vuol pensare! Io cerco di pensarci più spesso e in modo più realistico. E se non tutti i mali vengono per nuocere neanche questo. Anzi!

           Infatti, mi vien da pensare:
           “Quando sarò finalmente e per Sua infinita misericordia, introdotto al Suo cospetto, e in quel luogo felice, anzi felicissimo, chiamato “Paradiso” potrò finalmente “sfogarmi” e fare finalmente quelle cose che quaggiù non avevo saputo o non ero riuscito a fare o che ho fatto male o per così breve tempo. 

           Giocherò, sì giocherò, da solo e in compagnia, per quanto non ho giocato nella mia infanzia e anche dopo.                                                                                                           
           Potrò abbracciare e baciare i miei familiari, parenti, amici e non solo ammirandone la bellezza interna ed esterna con complimenti a non finire!                                                                                          
                       Mi metterò a cantare, a suonare, a danzare, senza remora alcuna, con le persone più brave e più belle, lasciandomi guidare ma anche guidando la danza.                                        
Parlerò, a tu per tu, con tutti e tutte, con ciascuno e ciascuna e anche insieme senza nessun timore interno o esterno.                                                                             
                       Finalmente potrò esprimermi pienamente, sicuro di essere ben capito e fino in fondo e di capire pienamente chi mi sta di fronte.                                                             
            Potrò fissare la loro bellezza interna ed esterna senza turbamenti.                                                                                                        
                       Finalmente sarò libero dentro e fuori e questa libertà potrò esprimerla e gridarla davanti a Lui, davanti a tutti e davanti a me stesso.                                                                  

           Farò lunghe anzi lunghissime passeggiate con le persone a me più care e più simpatiche. Ammirerò la bellezza Sua ma anche della natura ma anche di tutti e di ognuno!   
                                                                           
            E nel mio rapporto con Lui pienamente immerso e senza distrazioni di sorta prevarranno la lode e il ringraziamento in modi sempre vari e crescenti “per tutto e per sempre”! 

           E con Maria potrò godere della compagnia più bella e più splendida che esiste dall’eternità e per l’eternità: col Padre, col Figlio e con lo Spirito Santo e coi suoi angeli e santi!”

            Ecco come mi immagino la mia Pasqua!            

           Ma la parte più bella è lasciata alla fantasia e all’amore di Dio capace di andare infinitamente oltre tutto questo e di stupirmi e in modo crescente per l’eternità! Come dice S. Paolo: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano.  

           Perciò il prezzo da pagare non è grande e non è troppo! Pochi anni ancora, per quanto duri potrebbero essere e poi, per sempre, per l’eternità, in cui, come dice molto bene S. Agostino, non sarà la gioia ad entrare in me ma io ad entrare in essa rimanendone pervaso e intriso completamente.
        

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