Pasqua 2013: CRISTO
E’ RISORTO PER NOI!
SI’, CRISTO E’ VERAMENTE RISORTO!
“Tommaso…beati quelli
che non hanno visto e
hanno creduto!” Giov 20,29
Anche quest’anno la liturgia puntualmente ci invita a
festeggiare la Pasqua, Gesù Risorto, immolato per la nostra salvezza:
festeggeremo in Chiesa e con tutta la Chiesa dei fedeli nel mondo: una
celebrazione sempre bella e suggestiva, ma festeggeremo anche in famiglia
adornando la tavola, preparando qualcosa di diverso, magari dei fiori e, ben
in vista l’immagine del Crocifisso o di Gesù risorto. E tutto questo è bello,
meraviglioso, fa piacere al Risorto vedere una comunità riunita in preghiera
e poi tante famiglie riunite per fare festa a Colui che ci ha liberati dal
peccato.
Salutiamoci con la frase:” Cristo è risorto per noi!! Rispondendo:
"Sì, è veramente risorto!”
E’ di questo passaggio, dalla festa in chiesa alla famiglia
che vorrei parlare con tutti voi che leggerete queste parole, suggerendovi
alcune gocce seminate qua e là da Gesù durante la sua vita terrena per le
strade della Palestina.
Fermiamoci per pochi minuti di riflessione, magari insieme
in famiglia per rivedere la nostra
posizione, dare un voto alla nostra fede e vita cristiana: non importa
se alla fine ci daremo un voto basso, c’è sempre tempo per ricominciare, Dio
è sempre pronto a ricevere chi bussa alla sua porta.
Si sa, si dice che ogni famiglia è una piccola chiesa, una
cellula della Chiesa universale, la speranza della Chiesa,popolo di Dio.
Nella famiglia si compiono i primi passi assieme ai figli verso l’amore a Dio
e ai fratelli. Seguendo Gesù, nostro Redentore, la famiglia dà inizio e
compimento a quell’ingresso di Dio nella storia umana che culmina con la
morte e risurrezione di Gesù.
Dopo l’Ascensione di Gesù al Cielo e con l’invio dello
Spirito Santo è compito della chiesa, tutti i fedeli riuniti, intraprendere
il cammino verso la beatitudine eterna.
Ma oggi la famiglia crede ancora tutto questo? Si adopera
per essere protagonista in questa storia?
Cos’è Gesù per me, per la mia famiglia, nella mia
famiglia? Ricordiamo la nostra religiosità di tanti anni fa quando in casa ci
insegnavano a fare il segno della croce e le prime preghiere? Quando ci si
riuniva, magari con i vicini di casa per recitare il Rosario? E quando
suonavano le campane ci si sbrigava per non fare tardi…?
Erano altri tempi, forse si viveva una religiosità povera,
fatta di poche cose ma a queste credevamo veramente. Non è forse vero che il
mondo, tutto ciò che ci circonda, ci ha coinvolti in una corsa folle verso un
benessere cercato, faticato e meritato, ma ci siamo dimenticati un po’ alla
volta di Dio, adagiati ad una pratica religiosa abitudinaria o addirittura
allontanati dalla pratica religiosa?
E’ anche vero che chi è chiamato al ministero, vescovi,
sacerdoti non ci hanno dato per anni nuovi stimoli: il Concilio ecumenico
vaticano secondo, voluto dal Papa Giovanni XXIII, che avrebbe dovuto far
rifiorire la cristianità è stato dopo pochi anni dimenticato e si è fermato a
quelle poche novità liturgiche, mentre dovremmo essere stati aiutati a saper
leggere e ad approfondire le Sacre Scritture.
Ma non pensiamo troppo a ciò che è stato e lasciamo da
parte le omissioni che ci sono state da ogni parte, ecclesiastici e laici,
per incominciare una nuova partenza cristiana, una nuova riflessione per
risvegliare la nostra fede. Presto sarà Pasqua: Gesù morto e risorto segna il
passaggio dalla morte alla Vita, alla Grazia, alla Libertà di figli di Dio.
A questo scopo propongo a me a
voi dei momenti di riflessione, delle piccole gocce di parole di Gesù per un
confronto personale e possibilmente famigliare, dandoci delle risposte alla nostra posizione cristiana. Sarà una
Pasqua diversa! Ad ogni punto diamoci un voto, sono nove punti: la
sufficienza è 6x9=54 punti: vogliamo provare?
1 - Sappiamo tutti che molta gente seguiva Gesù per
chiedere una guarigione, per ascoltare la sua parola, per assistere a qualche
miracolo, per interrogarlo, per trovare una parola di conforto e così via…
Ma dov’era tutta quella gente quando Gesù fu condannato a
morte? Molti gridavano: ”Crocifiggilo!”,
altri nascosti da qualche parte per paura di essere accusati come suoi
seguaci.
Dove ci collochiamo noi oggi?
2 - Il suo invito ad andare da lui “Venite a me
voi tutti che siete stanchi ed io vi darò completo riposo… e troverete pace
per le vostre anime” (Mt 11,28).
Siamo dei
cristiani praticanti, convinti?
3 - Gesù non era
venuto per i potenti della terra, per i saggi, sacerdoti, scribi e farisei, non
era venuto per fare politica ma dedicarsi agli afflitti e peccatori bisognosi
di comprensione, misericordia e amore.
“ Non hanno
bisogno del medico i sani (coloro che si credono tali), ma gli ammalati; non sono
venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori” (Lc 5,31).
Come
accogliamo questo invito?
4 - Quante volte
Gesù ha potuto costatare che il popolo di Dio, il popolo ebreo, si era
allontanato dalla legge del Signore, come aveva detto il profeta Michea: "L’uomo
pio è scomparso dalla terra, non c’è più un giusto fra gli uomini:
tutti stanno in agguato
per spargere sangue;
ognuno dà la caccia al
fratello". (Michea 7,1)
Siamo soddisfatti della nostra partecipazione alle
attività religiose della nostra comunità parrocchiale?
5 - Gesù è venuto per parlarci dell’amore del Padre
affinché ci amassimo gli uni gli altri: “ Se voi amate solo quello che vi
amano, che merito ne avete? Voi invece amate i vostri nemici, fate del bene…La
vostra ricompensa sarà grande” (Lc 6,32).
Conosciamo e pratichiamo il comandamento dell’amore?
6 - “Perché osservi il bruscolo che è nell’occhio di
tuo fratello, e non scorgi la trave che è nel tuo occhio"? (Lc 6,41)
Che rapporto abbiamo in famiglia, con i nostri vicini?
7 - Gesù ha sofferto molto per noi, ma ci ha anche
avvisati che anche noi andremo incontro a sofferenze: “Beati sarete voi
quando vi oltraggeranno e perseguiteranno, e falsamente diranno di voi ogni
male per causa mia. Rallegratevi ed esultate perché grande è la vostra
ricompensa nei cieli”. (Mt. 5,11)
Ci gloriamo di essere cristiani?
8 - Gesù parla di ricompensa, parla del Regno dei cieli,
preparato per chi lo segue, chiedendo la nostra collaborazione per
raggiungerlo: “Il regno dei cieli è come un granello di senape, il più
piccolo di tutti i semi ma seminato sul terreno cresce e diventa il più
grande di tutte le piante dell’orto e fa rami così grandi che gli uccelli del
cielo possono mettersi al riparo della sua ombra”. (Mc 4,31-32)
Collaboriamo in qualche modo per far crescere il Regno
di Dio?
9) Gesù ci indica come fare:
“L’uomo
dabbene, dal buon tesoro del suo cuore, trae fuori il bene, mentre il perverso, dal suo
cuore pervertito,
trae cose perverse”.
(Lc 6,45).
"Il vento
spira dove vuole e ne senti la voce; ma non sai di dove viene; né dove vada;
così di ognuno che è nato dallo Spirito” ( Gv 3,8.)
Facciamo attenzione alle omelie domenicali portando a
casa un insegnamento, covinti che solo Gesù ha parole di vita eterna?
Con questi pensieri auguriamoci una Buona e serena Pasqua :
“Cristo è veramente risorto!”
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Dall’OMELIA DEL SANTO PADRE
BENEDETTO XVI
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Basilica
Vaticana
Sabato Santo, 7 aprile 2012
“A Pasqua, al mattino del primo giorno della
settimana, Dio ha detto nuovamente: “Sia la luce!”. Prima erano venute la notte
del Monte degli Ulivi, l’eclissi solare della passione e morte di Gesù, la
notte del sepolcro. Ma ora è di nuovo il primo giorno – la creazione ricomincia
tutta nuova. “Sia la luce!”, dice Dio, “e la luce fu”. Gesù risorge dal
sepolcro. La vita è più forte della morte. Il bene è più forte del male.
L’amore è più forte dell’odio. La verità è più forte della menzogna. Il buio
dei giorni passati è dissipato nel momento in cui Gesù risorge dal sepolcro e
diventa, Egli stesso, pura luce di Dio. Questo, però, non si riferisce soltanto
a Lui e non si riferisce solo al buio di quei giorni. Con la risurrezione di
Gesù, la luce stessa è creata nuovamente. Egli ci attira tutti dietro di sé
nella nuova vita della risurrezione e vince ogni forma di buio. Egli è il nuovo
giorno di Dio, che vale per tutti noi”.Sabato Santo, 7 aprile 2012
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