CRISTIANI IN EGITTO: LA PAURA E LA SOLIDARIETÀ
«Attorno ai cristiani si è creato un movimento di solidarietà incredibile» dice a Fides Mons. Joannes Zakaria, Vescovo dei Copti Cattolici di Luxor, in Egitto. Mons. Zakaria ha potuto testimoniare che alla celebrazione del Natale, la notte del 6 gennaio per chi - come i copti – segue il calendario giuliano,
«Hanno partecipato diversi nostri fratelli musulmani, che hanno così voluto sottolineare la loro solidarietà nei confronti dei cristiani dopo l’attentato del 31 dicembre ad Alessandria d’Egitto.
Questi nostri fratelli hanno respinto la violenza, affermando che il terrorismo non è il vero islam». «Penso – ha aggiunto Mons. Zakaria - che l’appello del Santo Padre per una pacifica convivenza tra persone di fede diversa stia avendo buoni frutti».
Nello stesso giorno, presiedendo nella Cattedrale di Genova la celebrazione eucaristica in occasione della Solennità dell'Epifania del Signore, il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, si è interrogato sulle ragioni delle recenti violenze contro i cristiani.
«Forse i cristiani sono discriminati e perseguitati proprio perché – in nome di Cristo - parlano di dignità e di uguaglianza di ogni persona? Di libertà di coscienza? Perché predicano l’amore anche verso coloro che si
pongono come nemici? Perché parlano di perdono, rifiutano la violenza e operano come costruttori di pace? Perché predicano la giustizia e lo Stato di diritto? Forse è per questo che qualcuno li giudica pericolosi e inaccettabili, oggetto di intolleranza, meritevoli di persecuzione e di morte?»
Riportato da Asuaimmagine
Speriamo e preghiamo che trionfi la pace
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