Andiamo fino a Betlemme, come i pastori.
L’importante è muoversi.
E se invece di un Dio glorioso, ci imbattiamo
nella fragilità di un bambino, non ci venga
il dubbio di aver sbagliato il percorso.
Il volto spaurito degli oppressi, la solitudine
degli infelici, l’amarezza di tutti gli uomini della
Terra, sono il luogo dove Egli continua a vivere
in clandestinità.
A noi il compito di cercarlo.
Mettiamoci in cammino senza paura
DON TONINO BELLO
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