sabato 14 dicembre 2013

Allora la pace verrà se...




Di Anna Maria Galliano



E' un avvenimento incredibile che tu Dio, il Creatore dell'universo,
abbia voluto un corpo e sia nato bambino nella nostra storia.

E' meraviglioso che tu, l'infinitamente grande, ti sia fatto piccolo,
Tu, l'Onnipotente, ti sia reso povero,
per arricchire noi della tua presenza e dei tuoi doni.

Tu, l'Invisibile, adesso sei visibile in Gesù, uno di noi:
ti contempliamo con stupore e gratitudine.


Ora tu hai un corpo,
Figlio dell'uomo,
e respiri la vita
del nostro splendido
inquieto mondo,

hai occhi che leggono
i nostri sguardi assetati
e fuggitivi,

orecchi che registrano
segreti sospiri
e lamenti,

mani che toccano
ferite intoccabili,
 
piedi che conoscono
le strade della notte
nell'interminabile
viaggio dell'incontro,
 
e cuore che sussulta
per limpide amicizie
che profumano di cielo.

Ora tu sei uno di noi




Se tu credi,
che un sorriso è più forte di una lacrima,



se tu credi alla potenza di una mano offerta,
se tu credi che quello che unisce gli uomini
è più forte di quello che divide,
se tu credi che l'essere diversi
costituisce una ricchezza e non un pericolo,
se tu preferisci la speranza al sospetto,
se credi che devi fare il primo passo anziché gli altri,
allora la pace verrà.

Se lo sguardo di un bambino riesce ancora
a disarmare il tuo cuore, se l'ingiustizia fatta agli altri ti suscita ribellione
come se l'avessi subita tu stesso,
se per te l'estraneo è un fratello che ti viene presentato,

se sai donare gratuitamente un po' del tuo tempo per amore,
se sai accettare che un altro ti renda un servizio,
se dividi il tuo pane e sai aggiungere un po' del tuo cuore,

se credi che il perdono va più lontano della vendetta,
allora la pace verrà.

Se puoi ascoltare gli infelici che ti fanno perdere tempo
e conservare il sorriso,


se sai accettare la critica ed approfittarne
senza respingerla e difenderti,

se sai accogliere un consiglio diverso dal tuo e adottarlo,
se ti rifiuti di versare sul petto altrui la tua colpa,
se per te la collera è una debolezza e non una prova di forza,

se tu preferisci essere abbandonato



anziché fare torto a qualcuno,

se tu rifiuti che dopo di te venga il diluvio,

se ti schieri dalla parte del povero e dell'oppresso
senza pretendere di essere un eroe,

se tu credi che l'amore è la sola forza della discussione,
se tu credi che la pace sia possibile,

allora la pace verrà.







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