giovedì 5 dicembre 2013

"Dica che sono prete. Basta e avanza".



"Dovrei laurearmi in vangelo vissuto, ma gli esami mi vanno quasi sempre male".


Una volta sono stato invitato a parlare in una conferenza in cui c'erano diversi relatori. Il coordinatore, prima di iniziare, chiese a ognuno dei relatori le loro referenze, in modo da presentarci poi al pubblico. C'era il tizio con il dottorato psicologia, quell'altro con un master su non-ricordo-più-che-cosa, un altro ancora era specialista in pedagogia dell'età evolutiva. Mi chiese: "E lei che titolo di studio ha?" "Dica che sono prete. Basta e avanza". "Ma non ha alcuna laurea?" chiese un po' deluso. "Dovrei laurearmi in vangelo vissuto, ma gli esami mi vanno quasi sempre male". I titoli valgono poco - vanno e vengono. Puoi essere "generale" (fuori caserma sei nessuno), "il miglior giocatore dell'anno", "monsignore", "Miss Italia" - bei titoli, ma che non hanno nessun significato duraturo. C'è solo un titolo che vale davvero... e ce l'hai già.

C'è un titolo che ti ha conferito Dio tuo Padre, e che ha un'incredibile valenza eterna: sei Suo figlio, Sua figlia. E siccome Dio è sempre generoso, ti ha dato pure un secondo titolo - che ti abilita a esercitare una professione divina. E' un titolo che per ottenerlo non occorre andare all'università, avere capacità, soldi, o amici altolocati. E' l'unico titolo che hanno anche gli analfabeti, gli ignoranti e tutti coloro che non avranno mai altro titolo in vita loro. Se appartieni a Gesù hai già ricevuto questo titolo che ti abilita alla professione più importante del mondo - e alla tremenda e affascinante responsabilità che lo accompagna.

Quando all'università conferiscono la laurea, fanno precedere la consegna da un breve annuncio, tipo: "In nome della Repubblica italiana, ecc." Anche Dio, nel conferirti questa importante posizione di lavoro, fa lo stesso. In 2 Corinzi 5,18-20 Dio dice: «Tutto questo però viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé mediante Cristo e ha affidato a noi il ministero della riconciliazione. È stato Dio infatti a riconciliare a sé il mondo in Cristo, non imputando agli uomini le loro colpe e affidando a noi la parola della riconciliazione. Noi fungiamo quindi da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio.»

Ambasciatore - è il titolo che ti viene dato solo se hai una forte amicizia con Gesù. Durante le campagne elettorali c'è gente che dona ingenti somme di denaro, sperando poi di essere compensate con quel titolo. E' un grande onore essere incaricati dal governo del proprio paese a essere il volto e la voce del tuo popolo in qualche parte del mondo. Per definizione, l'ambasciatore è colui che è incaricato dalla più alta autorità dello stato per rappresentarlo in uno specifico posto. Ricordo che in un paese in cui sono stato missionario, una volta ci fu una petizione alla Farnesina (il ministero degli esteri) firmata dai missionari per cambiare l'ambasciatore italiano, per come viveva e come trattava le persone. Fu rimosso. L'impressione che le persone di un posto hanno del paese di provenienza dell'ambasciatore dipende da come vive l'ambasciatore. Un paese può essere capito o frainteso a seconda di come l'ambasciatore comunica con parole e azioni col paese ospite.

Tu sei "l'ambasciatore di Cristo"! Incaricato dalla più grande autorità dell'universo a rappresentarLo! Questo titolo fa scomparire tutti gli altri pezzi di carta. Per dirla con la Bibbia, «ha affidato a te il ministero della riconciliazione», ossia della sapienza della Croce. Lui conta su di te perché tu Lo rappresenti degnamente attraverso il tuo stile di vita e le tue parole. Lui conta su di te perché tu annunci chiaramente il significato della Sua morte e risurrezione. Lo stai facendo?

E ti ha anche incaricato di rappresentare Gesù in un posto specifico. Nel tuo quartiere, nella scuola che frequenti, nel posto dove lavori, nella squadra in cui giochi, nel negozio dove vai a fare la spesa. Sei l'ambasciatore di Cristo nel posto dove sei - in autobus, per strada, in pizzeria. Come l'ambasciatore di un paese rappresenta il proprio presidente in un'altra nazione, ti è stata assegnata una "cerchia di influenza" in cui devi rappresentare Gesù. In sostanza, devi essere cosciente dentro di te che "Gesù non è fisicamente presente qui in questo momento - ha mandato me a rappresentarLo".

Potrai essere un ambasciatore di Gesù efficiente o disastroso - ma sei l'ambasciatore di Gesù. Il paradiso di qualcuno può dipendere da che tipo di ambasciatore sei.


don Luciano, Catechisti.it

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