mercoledì 11 gennaio 2012

erano stupiti del suo insegnamento:

 Mc 1, 21-28

 In quel tempo,
Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafarnao, ] insegnava. Ed egli, infatti, insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».
La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.



Gesù inizia la sua vita pubblica: come altre volte avrà fatto, da vero israelita, entra di sabato nella sinagoga di Cafarnao. Questa volta però non è uguale alle altre: insegnava e stupiva, insegnava con autorità, con quella autorità che gli arriva dal Padre, difatti delle cose del Padre avrebbe dovuto interessarsi, come aveva detto a dodici anni a sua madre e a Giuseppe, suo padre putativo.
Sono presenti oltre a Gesù e ai presenti, forse degli Scribi e un uomo particolare posseduto dal demonio, che inveisce contro Gesù e contemporaneamente afferma di conoscere Gesù, il Santo di Dio che è venuto a rovinarli: una legione di demoni o un insieme di gente malvagia che rifiuta o rifiuterà la novità di Gesù che si sentirà in difetto nel futuro? Forse l’uno e l’altro.
Gesù taglia corto imponendo il silenzio a quell’uomo e liberandolo dal demonio: e tutti furono presi da timore, sorpresi anche dalla novità di comportamento e dall’insegnamento di Gesù.
E’ meraviglioso questo brano. Gesù è il protagonista, l’Uomo nuovo, degno di essere ascoltato, ammirato, di essere pubblicizzato.
Sì, perché la gente, quella semplice, che ha l’intuito, come i bambini, di carpire la semplicità e la verità in chi è semplice e veritiero, è il secondo vero protagonista di questo fatto che Marco ci ha tramandato.
Rimane stupita, finalmente Uno che parla come si deve, insomma uno che sa il fatto suo, che ha autorità: ci si può fidare di lui!
Meravigliata per un nuovo insegnamento, per un nuovo modo di essere di un uomo, Gesù, mai visto prima.
Presa da timore, che non è paura ma sentimento di fiducia, di consenso, di accettazione…
Presa da entusiasmo per Gesù, a tal punto che sente la necessità di farlo conoscere ad altro tanto che… La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

Noi uomini di oggi, forse non sentiremo mai parlare Gesù direttamente: per questo lui ha voluto tramandarci le sue parole e i suoi atti in modo che ci sentissimo beati perché, pur non avendo sentito e visto, abbiamo creduto.
Anche noi possiamo in qualsiasi momento ascoltare e abbracciare le parole e il sentire di Gesù, stupirci, meravigliarci, essere presi da timore, entusiasmarci per fare propria la novità di Gesù sempre attuale e sempre nuova; sentire la necessità di fargli “pubblicità”, annunciare e testimoniare il suo Vangelo.


Nessun commento:

Posta un commento