martedì 28 settembre 2010

Ottimismo e speranza cristiana: la fede

Scritto in due tempi, così per caso


Spesso mi vengono in mente queste parole di Gesù: “Se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile” (Mt 17,20)
Ma come è possibile? Cos’è la fede? Cosa voleva dire Gesù? cosa vuole dirmi oggi?



Se avrai fede…
Eppure spesso chiedo nella mia preghiera questa fede pari a un granellino di senapa. Non è che voglia spostare le montagne ( e qui vedo che quella fede non è in me), mi basterebbe solo quella fede piccola come quel seme ( per farne cosa?), avere la coscienza apposto ( ma con chi?).


 Io dico di credere, di avere fede ( o qualcosa che si avvicina). Sono sicuro che non basta.


Spesso mi do da fare per dimostrare a me stesso e agli altri la mia fede in spirito di condivisione ( subito dopo mi chiedo “a cosa serve?”, sconsolato perché non seguito.


A questo punto torno a chiedermi: cos’è la fede?
Mi è stato insegnato che la fede è un dono da parte di Dio: non dovrebbe essere tutto più facile?
Cos’è che non va?
Da bambino non mi ponevo tante domande, era molto più semplice: perché ora tante complicazioni?


Mi vengono in mente le altre parole di Gesù: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 18,3)


Se non ti converti…se non diventi come un bambino: è qui la chiave ai miei problemi? alla mia fede?...
Cos’è la fede?


E’ conversione, cambiamento di rotta, di pensiero, di mentalità, di modo di vivere?
E’ credere a qualcuno, a qualcosa che prima non conoscevo?…
E’ seguire qualcuno?…
E cambiare, diventare un altro, un bambino, come un bambino?…pur rimanendo adulto! Forse questo diventare bambino sarebbe la misura del mio cambiamento, della mia conversione?…


Sì, penso che la risposta a queste domande mi darà la soluzione. Provo a rispondere.


Mi sono spesso commosso al vedere come un bambino dorma tranquillo in braccio alla mamma, ovvero quando, sempre in braccio alla mamma, si divincola senza paura di cadere, felice…Perché?
Il bambino non capisce, ma sente l’affetto della mamma, avverte che di lei si può fidare, con lei si sente sicuro: cos’è tutto questo se non credere alla mamma, fede nella mamma, fiducia nella mamma, risposta alle cure della mamma? Molto semplice, no?


Sì, forse la fede è sentire vicino Qualcuno, sentire il suo affetto e dimostrargli la propria fiducia…


Faccio due passi, torno e clicco www.pensieridelgufo.it e trovo questa storiella, che mi aiuta a finire questa riflessione.

Un uomo dormiva nella sua capanna, quando improvvisamente una luce illuminò la stanza ed apparve Dio.
Il Signore gli disse che aveva un lavoro per lui e gli indicò una gran roccia di fronte alla capanna.


Gli spiegò che doveva spingere la pietra con tutte le sue forze. L'uomo fece quello che il Signore gli chiese, giorno dopo giorno. Per molti anni, da quando usciva il sole fino al tramonto, l'uomo spingeva la fredda pietra con tutte le sue forze, ma questa non si muoveva.


Tutte le sere, l'uomo ritornava alla sua capanna molto stanco e convinto sempre più che i suoi sforzi erano inutili.
Cominciò cosi a sentirsi frustrato, e Satana ne approfittò insinuandosi subito nella sua mente e mettendogli forti dubbi: "Stai sbagliando tutto! Stai spingendo quella roccia da molto tempo e non si e' mossa di un millimetro!" L'uomo pian piano cominciava a convincersi che il compito che gli era stato affidato era impossibile da realizzare e che lui era un fallito.


Questi pensieri aumentavano sempre più la sua frustrazione e delusione. Satana infierì ancora: "Perché sforzarti tutto il giorno in questo compito impossibile? Fa' solo un minimo sforzo e sarà sufficiente!".


L'uomo pensò di mettere in pratica questo consiglio, in fondo fino ad allora non aveva concluso nulla di buono, ma prima decise di elevare una preghiera al Signore confessandogli i suoi sentimenti: "Signore, ho lavorato duramente per molto tempo al tuo servizio. Ho usato tutta la mia forza per ottenere quello che mi hai chiesto, ma non sono riuscito a smuovere la roccia neanche di un millimetro. Ho lavorato per niente, sono un fallito! E' meglio che mi dia da fare dell'altro!"


Il Signore rispose con molta compassione: "Caro figlio, quando ti chiesi di servirmi e tu accettasti, ti dissi che il tuo compito era di spingere la roccia con tutte le tue forze e l'hai fatto. Mai ti ho chiesto di rimuoverla. Il tuo compito era solo quello di spingerla. Non ti dovevi preoccupare di spostarla, a quello ci avrei pensato io! Ora vieni a me senza forze a dirmi che sei fallito, ma ne sei proprio sicuro? Chi ti ha fatto pensare ad una cosa simile? Hai dato ascolto al demonio? Ricorda che è un bugiardo e un menzognero! Ma invece guardati: le tue braccia sono forti e muscolose, la tua schiena forte e abbronzata, le tue mani callose per la costante pressione, le tue gambe sono diventate dure. Nonostante le avversità sei cresciuto molto ed ora le tue abilità sono maggiori di quelle che avevi prima di fare la mia volontà. Ed ora sei in grado di fare cose che prima non eri in grado di fare! Certo, non hai mosso la roccia, ma la tua missione era ubbidire spingendola, per esercitare la tua fede in me. Io so che tu non sei capace di spostare la roccia. Per questo non te l'ho chiesto. Io non do mai pesi superiori alle forze di ognuno. Tu mi hai obbedito! Sei stato fedele e soprattutto prima di credere al demonio ti sei rivolto a me. Bravo! Ora, caro figlio, io muoverò la roccia!"



Vivere una fede con il compito di smuovere le montagne ma coscienti che è Dio che alla fine riesce a spostarle. E quando tutto ti sembra andar male "spingi" soltanto! E quando ti siedi sfinito e senza forze "spingi" soltanto! Perché chi rimuoverà gli ostacoli sarà Dio...

Nessun commento:

Posta un commento