Siamo in piena quaresima e
quindi ben incamminati verso la Pasqua
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Siamo in piena quaresima e quindi ben
incamminati verso la Pasqua nel tentativo di compiere quella conversione a cui
eravamo stati invitati fin dal Mercoledì delle Ceneri…
…Celebrare
la Pasqua, la festa delle feste, è
accogliere nella propria vita di credenti la grande verità della Risurrezione
di Gesù. “Se Cristo non fosse risorto vana sarebbe la nostra fede, inutile la
nostra predicazione”, dice San Paolo.
Gesù
il Messia è risorto ed è vivente per sempre in mezzo a noi.
Credo
che solo al ripeterlo questo annuncio riempia il nostro cuore di una gioia
incontenibile. Sapere che Gesù è vivo per sempre, che ha vinto la morte, è
motivo di travolgente desiderio di cantare, di gioire, di gridare ad alta voce
che la vita è bella, che tutto può cambiare.
Pasqua
vuol dire passaggio.
Storicamente è la festa della primavera
che vince il gelido inverno.
Biblicamente è il passaggio dall’umiliante
schiavitù in terra straniera alla liberazione della terra promessa dove scorre
latte e miele.
Cristianamente è il passaggio
dall’oscurità della morte alla vita nuova della Risurrezione.
E
per noi? Che cosa è questa Pasqua … che celebriamo?
Credo
che possa e debba essere il passaggio
dalla paura, dall’incertezza, al coraggio di essere se stessi, di essere
creature nuove, di vivere in una dimensione alta e larga senza sostare nei
nostri quietismi, nei nostri sì… d’accordo, a cui si contrappongono i ma, gli “aspettiamo”, vediamo …non c’è fretta!
E’
vero che nella società c’è tanta incertezza e tanta paura di esporsi, di
decidere.
Ha
paura il bambino di crescere, perché vorrebbe rimanere sempre tale, coccolato e
spesso viziato.
Ha
paura il giovane del giudizio degli altri, di rimanere solo, ha paura di
scegliere e lascia che siano gli altri a farlo per lui. E allora diventa
schiavo e sceglie un profilo basso di vita, fatto di poco impegno, di nessuna
presa di posizione, di evasione. Qualche volta cede all’ alcol, alla droga,
alla sessualità staccata dall’amore, alle scorciatoie per avere soldi e
carriera: tutti compromessi giocati sulla felicità vera.
Ha
paura la coppia di dare spazio alla vita perché fatica a far quadrare il
bilancio e una nuova creatura, che
potrebbe aumentare la loro felicità e
rendere più bello il mondo, viene
mortificata.
Abbiamo
paura tutti del dolore, della solitudine, di non essere amati e di non poter
amare abbastanza, della morte e allora ci lamentiamo con tutti e per tutto, ci
agitiamo gridiamo come se tutto dipendesse dagli altri, dalla società, da chi
ci governa, dalle calamità… Anche noi cristiani più impegnati, abbiamo paura
che Cristo ci chieda di più. Abbiamo paura di una vocazione in famiglia. Abbiamo paura di un impegno più grande nella
comunità.
Quasi
che Cristo non fosse capace di darci molto
più di quanto riusciamo a fare noi, con i nostri piccoli passi.
Ma
tutte queste paure sono state vinte a Pasqua! “Non abbiate paura sono Io!.. ci
ripete Gesù - Io sono con voi sino alla fine del mondo! Io ho vinto il mondo..”
Il
problema è tutto qui: rinnovare la nostra fede
nel Risorto e nella potenza della
sua Risurrezione….
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