ANCH’IO CI GIRO di don Carlo Terraneo
Ti sono debitore
di una manciata di parole.
- A proposito di che?
In questi mesi la conversazione ha avuto un percorso vocazionale:
la scelta, il cammino, il distacco, l'attesa, la prova...
Sempre più su (altius), sempre con più intensità (fortius), sempre senza pausa (citius).
Il volo verso l'alto è l'anelito di tutti.
Dio c'è. E' presente.
Lascia in tutti la sua traccia.
Tutti fanno esperienza di trascendenza.
L'andare oltre è arrivare a Dio.
C'è gravità e gravità:
una ti spinge verso il basso
e una ti spinge in alto.
La prima ti fa camminare, la seconda ti fa volare verso la meta.
Il senso di Dio invade la tua vita,
ti investe come un'onda che ti solleva, ti porta e ti muove.
Tu non sei l'onda, ma vivi in essa.
Dio è la luce che ti fa vedere chi sei.
Dio ti fa sentire vivo.
Sentirsi vivi è sentirsi amati.
La bellezza della vita è racchiusa in tre parole:
“Ti voglio bene”
Accorgersene è Paradiso.
Nessuno sa quanto sia grande
un cuore che ama.
Tutti possono testimoniare
quanto si è piccini quando non si ama.
Guarda in alto.
Impara dal sole.
Di solito nella vita si chiede:
impara a dare.
Di solito se si dà, si dà qualcosa:
impara a dare di più.
Di solito se si dà di più,
è tanto quello che ci si tiene.
Impara a dare tanto.
Come il sole:
luce, calore, vita, pane, stagione, raccolti.
Se la luce del sole ti abbaglia,
prova a chiudere gli occhi cinque minuti.
È il modo migliore per scoprire
i petali della tua vita.
Mi sento un girasole.
Amo i suoi colori e la sua luce.
E tu?
- Attorno al sole, anch'io ci giro.
La vita può essere vissuta in due modi:
o ti lasci illuminare
o ti spegni
Un abbraccio.
Tuo Carlo
Da Bollettino Salesiano, giugno 2010
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