Lc
6,12-19
Erano
venuti per ascoltarlo ed essere guariti.
Tutta
la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Innamorarsi
di Gesù Cristo, come fa chi ama perdutamente una persona
e
imposta tutto il suo impegno umano e professionale su di lei,
attorno
a lei raccorda le scelte della sua vita, rettifica i progetti, coltiva gli
interessi, adatta i gusti, corregge i difetti, modifica il suo carattere, sempre
in funzione della sintonia con lei.
Cosa non
fa ad esempio un uomo per la sua donna, perché ha impostato la sua vita su di
lei?
Osservando la vita di tanti nostri amici, dei nostri
compagni di studi,
ci
accorgiamo come l'amore totalizzante investe non soltanto l'aspetto della loro
affettività,
ma
trascina nel suo vortice i giorni, le notti, il riposo, il lavoro, la gioia, il
dolore, le delusioni,
le
speranze.
È un investimento
totale.
Quando
parlo di innamoramento di Gesù Cristo voglio dire questo: un investimento
totale della
nostra
vita.
Per
noi il Signore non è una fascia, una frangia, un merletto, sia pure notevole,
che si aggiunge al panneggio della nostra esistenza.
L'amore
per Cristo, se non ha il marchio della totalità, è ambiguo.
Il Part-time,
il servizio a ore, magari col compenso maggiorato per lo straordinario, con
Cristo
non è ammissibile, un servizio a ore saprebbe di mercificazione.
Innamorarsi
di Gesù Cristo vuol dire: conoscenza profonda di lui, dimestichezza con lui,
frequenza
diurna nella sua casa, assimilazione del suo pensiero, accoglimento senza
sconti
delle esigenze più radicali del Vangelo.
Vuol
dire centrare davvero la vita intorno al Signore Gesù, perché la
nostra esistenza,come diceva Dietrich Bonhoeffer, diventi una esistenza
teologica.
Don
Tonino Bello, Cirenei
della
Gioia - esercizi spirituali
predicati
a Lourdes.
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