lunedì 28 maggio 2018

Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti



"È proprio perché tu vali poco che sei il tipo di persona che io amo usare".


IL CANTO DELLE RANE





(Deuteronomio 7, 7-8)
Dopo l'acquazzone di oggi è regnato per qualche istante un silenzio irreale. Le nuvole hanno esaurito la pioggia e il vento le ha spazzate via, gonfiando il cielo di luce. L'ultima, perché fra non molto sarà il tramonto e oltre le colline sembrerà che abbiano dato fuoco al cielo con il napalm. Sul tappeto soffice dell'erba del cortile risuona tremulo un gracidio, poi inizia un coro potente, spiritato, come una preghiera a voce alta, che copre qualsiasi altro rumore. Sono delle piccole rane. A volte ci sono qui in Africa giorni veramente speciali. Stanotte lascerò aperta la finestra così potrò godermi dal letto la sinfonia dei grilli e delle rane; la Filarmonica di Dio. I grilli, le rane e qualche uccello notturno combineranno insieme la loro voce in una incantevole e rumorosa serenata al chiaro di luna. È una cosa strana il gracidio delle rane e il frinire dei grilli: animali minuscoli, eppure fanno un rumore fortissimo!

Mi viene in mente il libro del Deuteronomio. Dio dice al Suo popolo, Israele, di come entreranno in possesso di un paese meraviglioso chiamato la Terra Promessa... di come sconfiggeranno un esercito dopo l'altro... di come diventeranno una nazione prospera e invidiata. Ma la cosa più sorprendente è che Dio dice queste cose a un popolo, Israele, che non è altro che un piccolo gruppo di tribù nomadi che vagano nel deserto. In Deuteronomio 7, 7-8 Dio spiega loro perché fa tutte queste cose: «Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli - siete infatti il più piccolo di tutti i popoli -, ma perché il Signore vi ama». In altre parole, Dio dice: "Voi siete piccoli, insignificanti. Allora siete gli strumenti più utili perché io possa fare attraverso di voi un grandissimo rumore!"

Di fatto, è una delle tematiche che attraversa tutta la Bibbia. Quando Saul ha capito che era stato scelto da Dio per essere il primo re di Israele, dice a Samuele: «Non sono io forse un Beniaminita, della più piccola tribù d'Israele? E la mia famiglia non è forse la più piccola fra tutte le famiglie della tribù di Beniamino?» Insomma, Dio sembra dire: "È proprio perché tu vali poco che sei il tipo di persona che io amo usare".
E pure il grande re Davide. Il Salmo 77, 70-71 dice: «Egli scelse Davide suo servo | e lo trasse dagli ovili delle pecore. | Lo chiamò dal seguito delle pecore madri | per pascere Giacobbe suo popolo, | la sua eredità Israele». A un pecoraio Dio affida la sua creatura più amata, Israele. Un altro grillo spirituale, una persona insignificante attraverso il quale Dio farà un grandissimo rumore.

A Pietro, il pescatore traditore che gettandosi alle ginocchia di Gesù dice: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore» (Luca 5,8), Gesù consegna la Chiesa. Ma il più grande rumore Dio lo ha fatto con la più umile delle sue creature: la Vergine Maria: «Ha guardato l'umiltà della sua serva. | D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. | Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente» (Luca 1, 48-49).

Dio ci ha spiegato del suo "strano" criterio in 1 Corinzi 1, 26-31: «Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili. Ma Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti». Perché Dio agisce in questo modo? «Perché nessun uomo possa gloriarsi davanti a Dio... Chi si vanta si vanti nel Signore».

San Giovanni Calabria diceva che Dio aveva scelto lui per fondare una Congregazione religiosa perché non c'era in tutta Verona un prete più buono a nulla di lui, che definiva sé stesso "zero e miseria". Quando Dio fa cose meravigliose attraverso persone deboli e inadeguate, tutta la gloria va a Lui. Perché gli strumenti poveri e umili non si frappongono fra la gente e il Signore, non bloccano la vista. Così la gente pensa: "Hmmm... il tale non è affatto una persona dotata. Allora deve avere un Dio che è grande!" Dio ama fare le Sue cose più grandi con gli strumenti più piccoli. Persino nelle parrocchie o nelle comunità religiose. In questi tempi di parrocchie super-organizzate e di comunità religiose super-attrezzate, abbiamo bisogno di ricordarci quello che Dio ha detto a una Chiesa del Nuovo Testamento che si trovava in una città chiamata Filadelfia: «Conosco le tue opere. Ho aperto davanti a te una porta che nessuno può chiudere. Per quanto tu abbia poca forza, lo stesso hai osservato la mia parola» (Apocalisse 3, 8).

Mentre in quegli stessi capitoli dell'Apocalisse Dio dice che ritirerà il Suo favore da alcune Chiese che sembrano essere potenti, Lui spalancherà una porta a una Chiesa che è debole e insignificante, il piccolo gregge. «Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto di darvi il suo regno» (Luca 12, 32). Non è confortante? Il Dio che ha creato le piccole rane e i minuscoli grilli, che possono riempire la notte col loro grande rumore, ama usare i deboli e i poco dotati. Il che significa che se ti senti debole, inadeguato, sopraffatto da quello che Dio sembra chiederti, sei probabilmente la Sua piccola rana, cioè il Suo prediletto.


E se Dio ti usa per fare un grande rumore per Lui, non dimenticare mai che è qualcosa che sta facendo il grande Dio e non il tuo piccolo Io.

Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto

don Luciano

Nessun commento:

Posta un commento