martedì 16 febbraio 2016

La storia delle stagioni che vengono e vanno...

 Questo periodo di quaresima  è per ognuno la stagione dell'anima...
    Questa tua stagione ha un perché
    (Deuteronomio 4, 34-35)
    da Incontri con la Parola di don Luciano



    Invecchiando ho imparato che il miglior meteorologo è il mio corpo e l'umore della gente intorno a me. Quando il tempo cambia me lo sento addosso e me lo vedo intorno. Sta per arrivare la pioggia e le mie ossa me lo dicono, perché aumenta l'umidità dell'aria. Inoltre alcune persone con cui vivo diventano più facilmente nervose e irritabili. E questo vale anche per le fasi lunari. E per il succedersi delle stagioni... sole... cielo coperto... temporale... che si voglia o no le stagioni influiscono su di noi!

    Quando il tempo cambia cambiano anche gli umori, e a volte non in meglio - questo vale anche per le stagioni della vita. Forse stai entrando in una nuova stagione della tua vita, completamente o parzialmente - è c'è di tutto tranne che serenità. Le cose stanno cambiando, e tu magari non sai come gestire questo periodo.

    Quello che vedi succedere nelle stagioni della natura è l'immagine del tuo viaggio nella vita - è la storia di stagioni che vengono e vanno. La Parola di Dio ti dice nel libro del Qoelet che «per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo»... e che Dio «ha fatto bella ogni cosa a suo tempo» (Qoelet 3,1.11). Dio ha detto chiaramente nel libro della Genesi che «finché durerà la terra, seme e messe, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno» (Gen 8,22). Quindi ogni stagione appartiene a Dio.

    Forse in questo periodo della tua vita sei nella stagione dello scoraggiamento... oppure nella stagione del successo... o nella stagione della sofferenza. Ma questa potrebbe diventare anche la stagione dell'impossibile che si realizza... la stagione in cui il tuo cuore si dilata... la stagione dell'incertezza superata. Nel piano di amore che Dio ha per noi c'è bisogno di ogni stagione – compresa quella dei temporali, che non è mai molto piacevole. La pioggia stimola la crescita... elimina la siccità. Il vento impetuoso spazza via tutto l'inquinamento che si era accumulato.

    Qualunque sia la stagione in cui Dio ha permesso tu ti trovi, forse può interessarti sapere perché ci sei dentro. Deuteronomio 4,34-35 ti da una risposta molto chiara. Queste parole del Deuteronomio furono date al popolo di Dio durante una stagione di enormi cambiamenti – il loro capo Mosè era morente e stava per essere rimpiazzato da una persona molto più giovane... dovevano affrontare una nuova organizzazione sociale e grandi battaglie militari... e stavano per passare dalla precarietà di 40 anni nel deserto all'abbondanza della Terra Promessa. Un mucchio di cambiamenti, e tutti insieme – forse come nella tua vita ora.

    Questo è quello che la Parola di Dio dice a chi sta affrontando il cambio di stagione: «Ha mai tentato un dio di andare a scegliersi una nazione in mezzo a un'altra con prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e braccio teso e grandi terrori, come fece per voi il Signore vostro Dio in Egitto, sotto i vostri occhi? Tu sei diventato spettatore di queste cose, perché tu sappia che il Signore è Dio e che non ve n'è altri fuori di lui». 

In altre parole - ogni stagione della tua vita ti è data per sperimentare Dio come mai hai fatto prima! Ogni stagione è lì per mostrarti che il Signore è il tuo Dio!

Così la preghiera di Mosè in Esodo 33,18 - pregata quando Dio lo stava conducendo in una nuova inquietante stagione - è la preghiera di tutte le stagioni: «Mostrami la tua Gloria!». E quindi puoi dire anche tu - "Signore, in tutto quello che questa stagione sta portando nella mia vita, mostrami la tua Gloria - nella maniera che mai mi sarebbe possibile sperimentare se non ci fosse questa stagione". Tutte le stagioni sono le stagioni di Dio - compresa questa che stai vivendo!

Vi accompagno con la preghiera, sempre con riconoscenza e affetto

don Luciano



 
PER VIVERE IL GIUBILEO

«Il perdono dei peccati sperimentato per la prima volta nel Battesimo è un bisogno ricorrente nella vita di ogni cristiano. Far rinascere un adeguato senso del peccato è il primo passo da compiere per affrontare in modo decisivo la grave crisi spirituale che incombe attualmente su uomini e donne, una crisi che possiamo ben descrivere come "un'eclissi della coscienza"».
(San Giovanni Paolo II)

martedì 2 febbraio 2016

Il tuo conto in banca

Su una vecchia quercia stava un vecchio Gufo,Più sapeva e più taceva Più taceva e più sapeva...



Pensieri del Gufo

Esiste una Banca che ogni mattina accredita la somma di ottantaseimilaquattrocento euro sul tuo conto. Ogni notte cancella qualsiasi quantità del tuo saldo che non sia stata utilizzata durante il giorno. Ognuno di noi possiede un conto in questa Banca. Il suo nome?


 
Ogni mattina questa Banca ti accredita ottantaseimilaquattrocento secondi.
Ogni notte questa Banca cancella e dà come perduta qualsiasi quantità di questo credito che tu non abbia investito. Questa Banca non conserva saldi né permette trasferimenti.
Ogni giorno ti apre un nuovo conto. Ogni notte elimina il saldo del giorno.
Se non utilizzi il deposito giornaliero, la perdita è tua. Non si può fare marcia indietro. Non esistono accrediti sul deposito di domani. Devi vivere nel presente con il deposito di oggi.

Investi in questo modo per ottenere il meglio nella salute, felicità e successo:
l'orologio continua il suo cammino. Ottieni il massimo da ogni giorno.

Per capire il valore di un anno, chiedi a uno studente che ha perduto un anno di studio.


Per capire il valore di un mese, chiedi a una madre che ha partorito prematuramente. 

Per capire il valore di una settimana, chiedi all'editore di un settimanale. 


Per capire il valore di un'ora, chiedi a due innamorati che attendono d'incontrarsi.

Per capire il valore di un minuto, chiedi a qualcuno che ha appena perso il treno.



Non abbiamo che questi brevi attimi di vita per amare Gesù.
Il diavolo la sa molto bene e per questo cerca tutte
le vie per farceli perdere in un vano logorio..
."
(S.Teresa di Lisieux)