RELIGIONE E SCUOLA
Non se ne parla quasi più: soltanto nelle prossimità di
qualche festa come Natale e Pasqua qualche voce stonata si fa avanti. Sì,
stonata, perché di parte e non informata. Questo articolo della giornalista e
presentatrice televisiva Lorena bianchetti vuole essere una testimonianza di
come andavano le cose qualche anno fa,motivazioni e sentimenti ancora validi
per i nostri giorni
L’ora della scelta: Origine, specificità e
rilevanza di questa disciplina scolastica
Una ricchezza un’opportunità
Secondo alcune statistiche, l’ora
di religione nelle scuole è scelta da 88 ragazzi su 100. Nonostante un negativo
e strumentale bombardamento mediatico-culturale, negli ultimi vent’anni c’è
stato solo un calo del cinque per cento delle adesioni; un dato significativo
che va a confermare la comprensione di uno strumento importante dal punto di
vista della formazione di una persona e la motivazione di una scelta dettata
non solo da un’appartenenza religiosa.
Sono passati ormai tanti anni dal
tempo in cui frequentavo il liceo ma ricordo che fu proprio durante lo
svolgimento di questa materia che studiai storia delle religioni. Fu durante
quelle elezioni che cominciai a capire il significato delle parole “dialogo
interreligioso” o“ecumenismo” e fu proprio in quegli anni che cominciai ad
aprire la mente e il cuore al rispetto di quelle specificità che non potevano
essere motivo di divisione, ma che erano solo ricchezza e opportunità. Ecco, se
dovessi definire che cosa ha rappresentato per me l’ora di religione durante il
periodo scolastico, userei proprio questo termine: opportunità.
Non so se i cambiamenti che la
scuola ha vissuto negli ultimi anni hanno portato
rivoluzioni particolari ma, ai miei
tempi, nella scuola media, durante l’ora di religione si
poteva respirare. Questo non
significava che non si lavorasse o non ci si impegnasse, bensì
che in quell’ora l’ansia dell’interrogazione
era sostituita dalla bellezza dello scambio. Il
professore, un sacerdote, aveva un
registro di classe che non utilizzava come minaccia
attraverso il quale addomesticarci.
Lo poggiava sulla cattedra cominciando spesso a girare tra i banchi per rubare
domande di vita da noi studenti sulle quali riflettere.
Era un’ora “leggera” anche dal
punto di vista dei compiti a casa, ma intensa sul piano umano. Ricordo con
nitidezza la possibilità di parlare, di porre domande liberamente, di
sviscerare argomenti che toccavano la quotidianità a 360 gradi. Era un’ora di
grande crescita umana, un tempo
in cui il confronto insegnava
innanzitutto ad ascoltare. Tanti erano gli argomenti, argomenti
che ritrovai poi durante il liceo,
periodo in cui compresi anche che le radici cristiane
della nostra cultura sono storia,
verità cioè da rispettare e accettare al di là di ogni tentativo di
illuministica laicizzazione della società.
Lorena Bianchetti giornalista e conduttrice della trasmissione A Sua Immagine
A Sua Immagine N, 108
del 31 gennaio 2015
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