giovedì 13 febbraio 2014

SAN VALENTINO: AUGURI AGLI INNAMORATI




Per San Valentino non il solito regalo
 Gianni Epifani, sacerdote,giornalista e regista

Sacerdote                  
Basta guardarsi intorno per capire che sta arrivando il giorno di San Valentino. I cuori rossi, che danno forma a qualunque genere di oggetto, invadono vetrine, pubblicità e pensieri di milioni di fidanzati di tutto il mondo che aspettano questa festa per scambiarsi regali e rinnovarsi promesse d’amore.
Un po’ poco, sinceramente, per celebrare un sentimento su cui si fonda una delle vocazioni umane più importanti, quella alla famiglia. Il fidanzamento è infatti momento privilegiato per scoprirsi chiamati da Dio a realizzare e fortificare la Chiesa attraverso l’unione matrimoniale.



Con questo – prescindendo dalle considerazioni di merito sull’aspetto consumistico della ricorrenza – non voglio ridicolizzare i gesti affettuosi che trovano nei doni un modo di manifestarsi. Sono sani e sono normali, ma il senso dello stare insieme va al di là di tali consuetudini.

Il fidanzamento è un cammino di maturazione della coppia, durante il quale – oltre a condividere bei momenti insieme – si  prende coscienza del significato e delle difficoltà dell’esperienza sentimentale.

Un’esperienza i cui capisaldi sono il volersi sinceramente bene, che vuol dire dare affetto e prendersi cura dell’altro, e – soprattutto – il volere il bene dell’altro, dimensione incompatibile con qualunque forma di egoismo o possessività.

Sembrano ovvietà, ma quando si analizza la portata reale di queste espressioni ci si accorge di quanto impegnative e complesse siano, ma anche di quanto edificanti se vissute nella giusta ottica. L’amore “vive di gratuità, di sacrificio di sé, di perdono e di rispetto dell’altro”, ricordava Benedetto XVI durante un dialogo con i fidanzati, avvenuto nel 2011 ad Ancona, ed è solo affrontandolo in questa prospettiva che il volersi davvero bene prende concretezza.



C’è poi l’altro aspetto che dà pienezza all’esperienza amorosa ed è quello, si diceva, del volere il bene dell’altro, fine ancora più nobile, alto e qualificante, che esprime l’essenza autentica

dell’amore.

Amare – scriveva Aristotele – significa volere per una persona le cose che si ritengono buone, a motivo di lei e non per sé stessi, ed essere pronti a compiere queste cose, secondo le

proprie possibilità”.

Sono questi i regali più belli da offrire alla persona amata, e non solo nel giorno di San Valentino.



giornalista e regista
della Santa Me
Fidanzamento: Un tempo Speciale
 Lorena Bianchetti, giornalista e conduttice
Nell’epoca dell’usa e getta dei sentimenti, il termine fidanzamento è percepito come qualcosa di antico e “troppo impegnativo”. A questa società, a volte, non piace fare le cose sul serio perché le priorità vengono date a tutto ciò che può permettere un’affermazione personale.

I sentimenti e la costruzione di relazioni fondate su verità, responsabilità, accoglienza e ascolto

dell’altro, spaventano. Il fidanzamento è un tempo speciale, un percorso da vivere con intensità e responsabilità. È un momento di prova e di conoscenza. Ecco perché, paradossalmente, vivere momenti difficili di vita dopo un po’ che si è conosciuto l’altro può essere un dono.



L’indole di una persona si comprende veramente nelle prove che la vita ci offre. L’amore vero va

al di là degli orpelli, delle fiabe e costruire una famiglia significa condividere una quotidianità

meravigliosa che però può anche essere segnata da momenti duri. Scegliere l’altra metà significa

amarla nella sua interezza, nella sua specificità.



Non sono dunque le stesse passioni, gli stessi gusti o la combinazione perfetta di segni zodiacali

a decretare un amore, ma qualcosa che va più in profondità. Il sentimento a volte è colmato con un fast food di rapporti che però ferisce dentro lasciando solo solitudine.



Bruciare le tappe, non rispettare la trepidazione dell’attesa, dell’incontro, vivere tutto con la stessa velocità con cui si macinano i social network significa togliersi opportunità. Conoscere l’altro non implica un cliccare “I like” sull’immagine che i nostri sogni hanno costruito: incontrare l’altro significa conoscerne anche le fragilità da sostenere e colmare affinché l’uno diventi complementare dell’altro.


Lorena Bianchetti , in A sua immagine
A Sua Immagine in onda
sabato e domenica su RaiUno

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