martedì 24 dicembre 2013

NATALE 2013, Vangelo di mezzanotte



N  A  T  A  L  E     2  0  1  3

Dal vangelo di Luca 2,1-20

In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il
censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio
era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria
città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città
di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di
Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta.



 Mentre
si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il
suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per
loro non c’era posto nell’alloggio.



C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto,
vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore
si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da
grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande
gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un
Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino
avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».



 E subito apparve con l’angelo una
moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:

«Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».


Appena gli angeli si furono allontanati da loro, verso il cielo, i pastori
dicevano l’un l’altro: «Andiamo dunque fino a Betlemme, vediamo questo
avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere». Andarono, senza indugio, e
trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia.



E dopo
averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che
udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori.



Maria, da parte sua,
custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono,
glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato
detto loro.

Occorre essere operatori di pace per vedere Dio














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