Q U A L S I A S I COSA
<<Dai a Dio il permesso
di fare ciò che vuole nella tua vita >>
Nella
mia vita l’espressione “qualsiasi cosa” ha assunto un senso spirituale.
Lasciate che mi spieghi.
“Avete
mai sentito parlare della preghiera del qualsiasi
cosa?’. L’ho domandato ad alcuni amici recentemente. Nessuno sapeva di cosa
stessi parlando. E questo non è che mi abbia stupito. Vedete, ho coniato io
stessa la formula...
Si
tratta di un tipo di preghiera che lo Spirito Santo mi ha spinto a fare più
volte in questi giorni; in tale preghiera io dico a Gesù: “Qualsiasi cosa tu
voglia, io la voglio. Qualsiasi cosa tu scelga, io la scelgo. Qualsiasi cosa tu
dica, io la farò. Qualsiasi cosa tu mi doni, io l’accoglierò. Qualsiasi cosa tu
mi rifiuti, io accetterò questa decisione. Qualunque sia il tuo progetto, io me
ne rallegrerò. Qualsiasi cosa, Signore. Qualsiasi cosa”.
Questo
è un atteggiamento che i santi chiamano abbandono alla divina provvidenza o
resa totale a Dio. Il mio direttore spirituale dice che un simile tipo di
abbandono e di speranza fiduciosa in Gesù è preferibile allo scegliere una cosa
oppure un’altra. Significa “dare a Dio il permesso”, per così dire, di fare con
me ciò che vuole. Se io realmente permetto a Gesù di essere il Signore e
Maestro della mia vita, allora devo essere pronta ad abbandonare la mia volontà
per accogliere la sua volontà, i miei progetti per realizzare i suoi progetti,
come pure i miei tempi per adeguarmi ai suoi. Quando avevo da poco ricevuto il
battesimo nello Spirito Santo, avevo affisso una scritta sulla mia scrivania
che diceva: resa incondizionata. Sapevo
di avere bisogno di un costante promemoria riguardo a quello che la conversione
a Gesù esigeva da me. È come firmare un assegno in bianco e consegnarlo a
qualcun altro perché ne decida l’importo. C’è da prendere paura, non è vero?
Non
proprio, perché il nostro Signore è così buono e gentile che arrendersi a lui
è, allo stato attuale, la cosa più sensata e sicura che una persona possa fare.
Quando ci abbandoniamo alla sua amorevole provvidenza, possiamo essere
perfettamente tranquilli. Egli è Dio. Ogni cosa gli appartiene. E noi sappiamo
quanta cura abbia del suo popolo, come dice Davide nel salmo: “Quanti prodigi
hai fatto, Signore Dio mio, quali disegni in nostro favore: nessuno a te si può
paragonare (SaI 39,6).
Un
mio saggio amico cristiano una volta mi disse: “Patti, non ci sono limiti a
quello che Dio può fare nella vita di qualcuno che si abbandona completamente a
lui”. E questo è assolutamente vero. Basta che leggiate i Vangeli e lo potrete
constatare. Un’umile vergine di nome Maria è diventata la Madre di Dio.
Un
falegname di nome Giuseppe è divenuto il custode del Redentore. Simon Pietro,
il pescatore, è diventato papa. Un esattore delle tasse come Matteo è divenuto
un evangelista. Maria Maddalena, una prostituta, è stata la prima a dare
l’annuncio della risurrezione di Gesù. Un persecutore di nome Saulo è diventato
Paolo, l’apostolo delle genti. E la lista potrebbe continuare.
Chiunque
si arrenda incondizionatamente, che firmi l’assegno in bianco, che si abbandoni
alla divina provvidenza, che preghi quella preghiera, sarà trasformato
addirittura al di là delle sue più rosee aspettative. Un’antifona della
liturgia delle ore recita: “Arrenditi a Dio, ed Egli farà qualsiasi cosa per
te”. Qualsiasi cosa!
Forse
lo Spirito Santo mi ha fatto ricordare l’importanza dell’abbandono alla volontà
di Dio perché questi sono tempi davvero critici per la Chiesa. Il Signore ha
bisogno di un popolo che si arrenda a lui, attento alla sua voce, e che
desideri fare qualsiasi cosa Egli comandi.
Lo
Spirito Santo aleggia sopra di noi e ci incoraggia ad abbandonarci
completamente a Dio. Diciamo con tutto il cuore: “Qualsiasi cosa, Signore,
qualsiasi cosa”, ed osserviamo con attenzione ciò che farà.
Dopo
aver parlato al nostro gruppo della preghiera del ‘qualsiasi cosa’, una donna
mi disse di aver formulato una petizione silenziosa al Signore. Consisteva di
due sole parole, ma diceva tantissimo... “qualsiasi cosa”. E voi, siete in
grado di arrendervi a Dio in questo modo?
(Patti
Mansfield – Dalla rivista Ruah del RnS)
http://digilander.libero.it/rinnovamento/documenti/cate_079.html
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