sabato 31 dicembre 2011

Buon Anno a tutti voi!

Auguro a me voi tutti che il 2012 sia un anno di speranza umana per un mondo migliore, speranza cristiana che non si fonda soltanto sulle nostre forze ma che tiene gli occhi rivolti verso l'ALTO.

CANTO BRASILIANO
Dio solo può dare la fede;
tu, però, puoi dare la tua testimonianza.
Dio solo può dare la speranza;
tu, però, puoi infondere fiducia nei tuoi fratelli.
Dio solo può dare l’amore;
tu, però, puoi insegnare all’altro ad amare.
Dio solo può dare la pace;
tu, però, puoi seminare l’unione.
Dio solo può dare la forza;
tu, però, puoi dare sostegno ad uno scoraggiato.
Dio solo è la via;
tu, però, puoi indicarla agli altri.
Dio solo è la luce;
tu, però, puoi farla brillare agli occhi di tutti.
Dio solo è la vita;
tu, però, puoi far rinascere negli altri il desiderio di vivere.
Dio solo può fare ciò che appare impossibile;
tu, però, potrai fare il possibile.
Dio solo basta a se stesso;
egli, però, preferisce contare su di te.


martedì 27 dicembre 2011

A Natale non si arriva, dal Natale si parte, di don Tonino Bello




"Vi auguro di capire che Natale non è un punto di arrivo ma di
partenza.
Natale non è un "punto a capo": Natale è "due punti" : si apre, si deve aprire
poi tutto un discorso.
Dobbiamo tutti prendere coscienza con lucidità e determinazione che a
Natale non si arriva, dal Natale si parte. Per troppi cristiani tutto finisce a
Natale, mentre tutto dovrebbe cominciare da lì: conta il giorno dopo Natale.
Gesù è venuto non perché tutto restasse come prima, ma perché cambiasse la
vita di tutti. Natale è rinascere noi e far nascere un mondo nuovo.
Natale è qualcosa di nuovo che nasce dentro di noi, nel nostro cuore, nel
santuario della nostra libertà. E' il nostro cuore che fiorisce, che guarisce e
che fa di noi le vere luci di Natale, le vere stelle di Natale".

Mons. Tonino Bello

martedì 20 dicembre 2011

BUON NATALE dal blog 2011




Buon Natale a tutti voi, persone semplici che avete voglia di Dio, che avete visitato questo blog, Buon Natale, di cuore!!

Spesso ho pregato e  pregherò per tutti voi e per quanti ancora si avvicineranno in cerca di qualcosa di interessante per la loro vita e per il prossimo: Buon Natale a tutti voi!!

Sono sicuro che non è stato un caso l’essere arrivati qui: sono convinto che Dio premia chi lo cerca, chi lo cerca per aumentare il suo amore per Lui e per il prossimo, sua immagine e sua presenza in mezzo a noi. Lui fra alcuni giorni sarà Bambino in mezzo a noi: Buon Natale a tutti voi!!

In questi giorni che festeggeremo il compleanno, genetliaco divino, spero che ognuno di noi abbia qualcosa da offrirgli: Lui, povero, vuole che lo cerchiamo tra i poveri, tra coloro che sono senza voce, bisognosi di tutto soprattutto d’amore. Facciamogli un regalo! Buon Natale a tutti loro!!

Permettetemi una citazione dal libro di Ernesto Olivero, “ PER UNA CHIESA SCALZA”:
“Quanto bene si può fare! Dentro di noi abbiamo delle potenzialità immense, perché siamo figli di
Dio. A contatto con il prossimo abbiamo scoperto che amore non è una parola, non è un bel sorriso, è un fatto.”   
Buon Natale a tutto il mondo, a tutti gli uomini atei, cristiani, buddisti, alla nostra chiesa, comunità di credenti spesso comunità invisibile….Buon Natale!!

I sentimenti belli, emotivamente anche buoni, che proviamo in questi giorni sono un regalo che Gesù Bambino fa ad ogni uomo: non sia fuoco di paglia che spesso si consuma, ma roveto ardente che mai si spegne: Dio ci ama.

Ancora Buon Natale!! Dio guidi i nostri passi anche nel prossimo anno: Buon anno 2012!!

venerdì 16 dicembre 2011

Tu scendi dalle stelle


I canti natalizi rievocano la nostra infanzia...ascolta e canticchia questo canto: ti troverai, senza accorgerti con il sorriso negli occhi ( da YOU.TUBE)




martedì 13 dicembre 2011

Luce di natale, testimonianza


Luce di Natale  
Ciao! 
Ho incontrato una signora che era stata la mia bidella alle medie. Mi ha raccontato una storia vera che voglio condividere con voi, una storia luminosa che io non conoscevo.

Diceva che aveva passato un tempo col marito invalido, 
niente da mangiare e per scaldarsi, lei non aveva lavoro. 
La miseria più nera, la disperazione più assoluta. 
''Ho detto alla Madonna: vado in casa, apro il gas e moriamo tutti''. Entra, chiude la porta... 
Subito qualcuno bussa, va a vedere.
''Era il tuo papà - mi dice - con una borsa con tanto 
da mangiare, anche con cose per vivere un bel Natale!''

Lascia perdere il pensiero del gas, passano un bel Natale... 
''Poi la voce deve essersi sparsa, non ci è mai mancato da mangiare, ho trovato lavoro come bidella...'
' E avvenimenti positivi a cascata. 
Ritorna la fiducia nel futuro, ritorna la speranza!

Nessuno mai mi aveva raccontato questa ''favola'' 
di Natale, men che meno i miei genitori. 
È passato tantissimo tempo, ma lei vive ancora 
quel giorno come se forse l'inizio 
di una grande luce gioiosa. 
Ha una sconfinata gratitudine, ancora adesso, per la mia famiglia. Io penso che il mio papà abbia fatto 
quello che era giusto, niente di speciale... 
Se fosse ancora vivo si meraviglierebbe 
di tanta riconoscenza. 
Io lo ringrazio per essere stato un uomo giusto, 
per avere acceso, in silenzio, 
una meravigliosa luce di Natale.

Con gioia, Alessandra. 
Vi voglio bene ed auguro anche a voi di potere 
accendere una piccola luce nella vita 
di chi si trova nella difficoltà. 
Vi auguro di essere sempre portatori di speranza. 
Con tanto bene, Alessandra.
daPastorale&Spiritualità

Chi scrive è Alessandra, una mia carissima amica:Auguri, Alessandra!

lunedì 12 dicembre 2011

Cantemos Juntos Villancicos Colombianos: Dulce Jesús Mio

Canti di Natale, Villancicos - Música de Navidad

Si avvicina il Natale e come ogni anno il mio pensiero vola ai sei anni passati in sud america. Conservo un ricordo bellissimo del mio primo Natale in quei posti magnifci e con gente allegra e simpatica. Lì il Natale è festa, è allegria che si sprigiona nell'aria e nell'anima, con canti ritmicamente festosi.
Per questo voglio ricordarlo assieme a voi con questo canto.








Campana sobre campana,
y sobre campana una,
asómate a la ventana,
verás el Niño en la cuna.

Belén, campanas de Belén,
que los ángeles tocan
qué nueva me traéis?



Recogido tu rebaño
a dónde vas pastorcillo?
Voy a llevar al portal
requesón, manteca y vino.

Belén, campanas de Belén,
que los ángeles tocan
qué nuevas me traéis?

Campana sobre campana,
y sobre campana dos,
asómate a esa ventana,
porque ha naciendo Dios.

Belén, campanas de Belén,
que los ángeles tocan
qué nueva me traéis?

Campana sobre campana,
y sobre campana tres,
en una Cruz a esta hora,
el Niño va a padecer.

Belén, campanas de Belén,
que los ángeles tocan
qué nueva me traéis?

Navidad, Navidad

Navidad, Navidad
Hoy es Navidad.
Con campanas este día
Hay que festejar

Navidad, Navidad
Porque ya nació
ayer noche, Nochebuena,
El niñito Dios.




domenica 4 dicembre 2011

Natale:tutti insieme Nord e Sud del mondo


NATALE DEL SIGNORE - MESSA DELLA NOTTE 
 Di Don Tonino Bello



Benvenuti a questa  stupenda e magica
notte di Natale, della quale così ha scritto 
Giovanni Guareschi:

“E tra mille anni la gente correrà a seimila km l’ora 
su macchine a razzo superatomico e per fare cosa?
Per arrivare in fondo all’anno e rimanere 
a bocca aperta 
davanti allo stesso Bambinello di gesso 
che in una di queste sere, 
il compagno Peppone ha ripitturato col pennellino”. 
(“Mondo piccolo”)

1.   Questa notte auguro a ciascuno di voi  
tanto e tanto stupore. 
Vi auguro di “rimanere a bocca aperta” 
davanti a un “bambinello di gesso”
Vi auguro “occhi di bimbo”, pieni di meraviglia. 

Occhi che sanno vedere oltre, 
che sanno vedere l’invisibile; 
che sanno vedere Dio, l’infinito in un Bambino.
Vi auguro lo stupore che ha provato a diciotto anni, 

quando era lontano dalla fede cristiana, 
Paul Claudel:
Nel 1886, a Parigi, durante i vesperi di Natale, 
Claudel entra nella cattedrale di Notre Dame. 
Che cosa l’abbia spinto tra le imponenti 
navate gotiche non si sa, 
forse l’irresistibile e delicata attrattiva del natale. 
Il rito inizia. Mentre le preghiere si alternano,
i colori delle vetrate vibrano ai riflessi delle luci 
che le accarezzano. 
Il coro intona il canto del Magnificat: 
“L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito 
esulta in Dio mio salvatore, 
perché ha guardato l’umiltà della sua serva”. 
Claudel si arresta e volge in alto lo sguardo, 
conquistato da quelle parole. 
In quell’istante tutto diventa chiaro. 
Claudel rinasce come folgorato da un lampo. 
La conversione, improvvisa, si impossessa di lui 
e prova per la prima volta 
l’esperienza di Dio come un “tu”.

2.  Vi auguro poi di saperdare del tu a Dio”.

Mi piace definire così il Natale:  

Natale è dare del tu a Dio
è parlare a Dio, con Dio, 
non solo parlare di Lui alla terza persona. 
La terza persona dice lontananza, 
separazione, trascina una distanza. 
La seconda persona dice abbraccio, 
incontro, intimità, amicizia.
3.     Vi auguro di capire che Natale non è 
un punto di arrivo ma di partenza.

Natale non è un “punto a capo”: Natale è “due punti”
si apre, si deve aprire poi tutto un discorso.
Dobbiamo tutti prendere coscienza con lucidità 

e determinazione 
che a Natale non si arriva, dal Natale si parte. 
Per troppi cristiani tutto finisce a Natale, mentre tutto 
dovrebbe cominciare da lì: conta il giorno dopo Natale.

Gesù è venuto non perché tutto restasse come prima, 
ma perché cambiasse la vita di tutti. 
Natale è rinascere noi e far nascere un mondo nuovo.
Natale è qualcosa di nuovo che nasce dentro di noi, 

nel nostro cuore, nel santuario della nostra libertà. 
E’ il nostro cuore che fiorisce, che guarisce 
e che fa di noi le vere luci di Natale, 
le vere stelle di Natale.

Mi sto convincendo di anno in anno che il Natale è 

e deve essere 
la festa degli adulti, un’esperienza di adulti. 
Da piccolo ho scoperto che i doni di Gesù Bambino 
li portavano i genitori. 
Da adulto sto scoprendo sempre di più 
che i doni più importanti li porta Lui, Gesù Bambino. 
Auguro anche a ciascuno di voi questa scoperta.





E a Gesù Bambino 
chiedo 
per me e per voi
quest’anno due doni 
in particolare:
     

  la fedeltà e il coraggio della gratuità 
e della generosità



Fedeltà

Fedeltà al vangelo, ai valori cristiani, 
fedeltà ai valori umani della libertà, 
della giustizia e della pace.
Stupenda una testimonianza di una nota leader 

politica italiana 
ed europea, Emma Bonino:
Durante l’oscurantismo talebano molte donne 
sono riuscite a non piegarsi, 
hanno curato malati in ospedali simili a tuguri 
e mandato avanti scuole clandestine, 
convinte che solo l’istruzione poteva 
rendere liberi i loro figli e le loro figlie.
Ne ho conosciute tante, so per certo 

che nelle loro mani è riposta 
la speranza per il futuro. 
Una volta a Kabul una di loro, ex medico, 
mi ha confessato che la sua più grande umiliazione 
era vedere crescere sua figlia ignorante. 
Poi si è sollevata il velo 
e ho visto il suo bellissimo viso truccato. 
“Ma a che ti serve, le ho chiesto, 
se non ti vede nessuno?”. 
“Serve a me, vuol dire che sto resistendo”.

Il coraggio della gratuità, della generosità

Natale è la festa del dono, dei doni. 

Natale è la festa del dono di Dio, 
del grande dono che ci fa Dio: Dio ci regala 
se stesso, in Gesù di Nazareth; 
ci regala la sua vita divina, 
una vita che vincerà la morte.

  A quanti però l’hanno accolto,
  ha dato il potere di diventare figli di Dio (Gv 1,12)
E il Natale è l’invito a farci dono, 

a farci prossimo, 
a dire meno volte “io”e più volte “tu”, “noi”. 
Come ha cantato con intelligenza Giorgio Gaber:
Sarei certo di cambiare la mia vita 

se potessi cominciare a dire “noi”
(La canzone dell’appartenenza)

Natale è sentire, 

è capire che l’umanità è una sola, 
è unica, che tutti insieme Nord e Sud del mondo 
ci salveremo o ci perderemo.
Allora il più grande dono che possiamo 

farci a Natale siamo noi. Dobbiamo regalarci 
l’uno all’altro: questo è il segreto del Natale.
Dio è felice perché ama. 

L’uomo, fatto a immagine di Dio, 
è felice quando ama.

Tra di noi il più felice è colui che ama di più.
Natale è riscoprire la gioia del donare, 

è riscoprirsi fratelli cioè bisognosi 
l’uno dell’altro; 
è la riscoperta della dignità di ogni uomo, 
di ogni donna, 
di ogni bambino che abita il mondo; 
è la riscoperta dell’uomo come valore assoluto, 
come vera immagine, in carne e ossa,  
di Dio sulla terra.
E’ Natale: ricordati cioè scrivi nel tuo cuore 

che Dio ti ama. 
che Dio crede in te. 
Ma ricordati anche che Natale non è 
e non deve essere lo stile di un giorno, 
\ma di ogni giorno: 
lo stile dello stupore, della gratitudine, 
della fedeltà, 
della gratuità, della generosità, 
del donare e del donarsi.

(notte di Natale 2003)

 buon


natale!!