martedì 7 giugno 2011

Lettera aperta ai bambini del terzo mondo, di Don Tonino Bello

Unicef rovesciato

 E quegli occhi immensi...si spalancherebbero...



Cari bambini,

 che aspettate a costituire un organismo internazionale che raccolga fondi a favore degli adulti occidentali?
Sì, una specie di UNICEF rovesciato,
in cui protagonisti siate voi
e destinatari siano i grandi.

Perché, vedete, la televisione ci mostra ogni tanto i corpi denutriti dei bambini di Etiopia. Ci presenta le membra di tanti innocenti disfatti dalla miseria.
Pretende di commuoverci con le immagini di innumerevoli creature scarnificate dalla malattia.
Ci ferma la digestione con le sequenze di fanciulli devastati dalla fame nel Sudan o nell'Amazzonia, nel
Bangladesh o nello Sri lanka.
Ma se ci fossero gli strumenti adatti per portare sullo schermo le piaghe dell'anima adulta, sono certo che sareste voi a muovervi a pietà. E quegli occhi immensi, l'unica cosa splendida che vi è rimasta sul corpo martoriato, si spalancherebbero ancora di più in un raptus di compassione.

Fate presto, bambini,
inventate una specie di UNICEF  a favore degli adulti.
Finanziate per noi, con una questua di valori umani, un programma di emergenza alimentare, di cui siano companatico la tenerezza e la giustizia.
Raccogliete gli scampoli superflui della vostra innocenza, i ritagli della vostra limpidezza, gli spezzoni eccedenti della vostra voglia di vivere. Ne avete tanta!
Fate una colletta dei vostri sogni impossibili.
Raccattate i residui delle vostre illusioni.
E inviateci subito il pacco dono della vostra misericordia. A noi adulti è più necessario di quanto non siano necessari a voi i contenitori confezionati delle nostre proteine.
Perché voi, bambini del Terzo Mondo, avete bisogno delle nostre calorie.
Ma noi grandi, figli dell'opulenza e inquilini di uno squallido Terzo Mondo morale, abbiamo bissogno del vostro calore.

Fate presto, perché qui si muore.



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