venerdì 11 febbraio 2011

preghiere varie

La stretta della tua mano






Ti prego:
non togliermi i pericoli,
ma aiutami ad affrontarli.


Non calmar le mie pene,
ma aiutami a superarle.


Non darmi alleati nella lotta della vita,
eccetto la forza che mi proviene da te.


Non donarmi salvezza nella paura,
ma pazienza per conquistare la mia libertà.


Concedimi di non essere un vigliacco
usurpando la tua grazia nel successo,
ma non mi manchi la stretta della tua mano
nel mio fallimento.


Tagore








Preghiera di serenità


Che Dio mi conceda la serenità
di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare quelle che posso cambiare,
e la saggezza di distinguere tra le due.


Vivere giorno per giorno,
godersi un momento per volta,
accettare le avversità come una via verso la pace,
prendere, come Lui fece,
questo mondo corrotto
per quello che è,non per quello che vorrei,
confidare che Lui sistemerà tutto
se mi abbandonerò alla Sua volontà.


Che io possa essere
ragionevolmente felice in questa vita
e sommamente felice accanto a Lui
nella prossima, per sempre.


Dammi il supremo coraggio dell'Amore,
questa è la mia preghiera,
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose,
o di essere lasciato solo.


Temperami con incarichi rischiosi,
onorami con il dolore,
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.


Dammi la suprema certezza nell'amore,
e dell'amore,


questa è la mia preghiera,
la certezza che appartiene alla vita nella morte,
alla vittoria nella sconfitta,
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
a quella dignità nel dolore,
che accetta l'offesa,
ma disdegna di ripagarla con l'offesa.


Dammi la forza di amare
sempre
e ad ogni costo.


Reinhold Niebr


















Tagore


Se vuoi conoscere Dio,
non essere un solutore di enigmi.
Piuttosto guardati intorno,
e lo vedrai giocare con i tuoi bambini.






Kahlil Gibran


~ Il profeta ~
Se vuoi essere più vicino a Dio,
stai più vicino alla gente.






Kahlil Gibran


~ Massime Spirituali ~






Voglio ringraziarti Signore,
per il dono della vita;
ho letto da qualche parte
che gli uomini hanno un'ala soltanto:
possono volare solo rimanendo abbracciati.


A volte, nei momenti di confidenza,
oso pensare, Signore,
che tu abbia un'ala soltanto,
l'altra la tieni nascosta,
forse per farmi capire
che tu non vuoi volare senza di me;
per questo mi hai dato la vita:


Perché io fossi tuo compagno di volo,
insegnami, allora, a librarmi con Te.
Perché vivere non è trascinare la vita,
non è strapparla, non è rosicchiarla,
vivere è abbandonarsi come un gabbiano
all'ebbrezza del vento,
vivere è assaporare l'avventura della libertà,


vivere è stendere l'ala, l'unica ala,
con la fiducia di chi sa di avere nel volo
un partner grande come Te.


Ma non basta saper volare con Te, Signore,
tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello
e aiutarlo a volare.


Ti chiedo perdono, perciò,
per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi,
non farmi più passare indifferente
vicino al fratello che è rimasto con l'ala, l'unica ala,
inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine
e si è ormai persuaso
di non essere più degno di volare con Te.


Soprattutto per questo fratello sfortunato dammi,
o Signore,
un'ala di riserva.










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Chiesi a Dio...


di essere forte per eseguire progetti grandiosi:


Egli mi rese debole per conservarmi nell'umiltà.


Domandai a Dio che mi desse la salute


per realizzare grandi imprese:


egli mi ha dato il dolore per comprenderla meglio.


Gli domandai la ricchezza per possedere tutto:


mi ha fatto povero per non essere egoista.


Gli domandai il potere


perché gli uomini avessero bisogno di me:


egli mi ha dato l'umiliazione


perché io avessi bisogno di loro.


Domandai a Dio tutto per godere la vita:


mi ha lasciato la vita


perché potessi apprezzare tutto.


Signore, non ho ricevuto niente di quello


che chiedevo,


ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno


e quasi contro la mia volontà.


Le preghiere che non feci furono esaudite.


Sii lodato; o mio Signore,


fra tutti gli uomini


nessuno possiede quello che ho io!






Kirk Kilgour




Preghiera scritta da famoso
campione olimpionico nella pallacanestro
rimasto paralizzato nel '76
a seguito di un incidente durante un allenamento.
La preghiera è stata letta dall'autore
in sedia a rotelle di fronte al Papa
durante il Giubileo dei malati a Roma.

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